SaraPalmonari
00mercoledì 20 gennaio 2016 16:31
Felicità.
Parola dal suono stretto e sottile,
nel suo cominciare,
quasi che non sappia come occupare
il suo spazio vitale.
Nel mezzo, magra e sfuggente;
ma, nel terminare,
rapida si lascia andare
ad un'apertura tronca e dirompente,
quasi che si allarghi d'improvviso
in un inaspettato sorriso.



Sara Palmonari
(scritta a dicembre 2015)
Raggio di Sole21.
00mercoledì 20 gennaio 2016 16:50
Mi piace e mi piace il tuo modo di riflettere sulla parola e sui concetti che tanto toccano la nostra esistenza. Tuttavia l'avrei regolarizzata un po' da un punto di vista versale. Avrei sfoltito gli aggettivi, e senza farne un componimento dallo schema metrico ben preciso avrei agito di forbice, dato che alcuni aggettivi sono un po' la ripetizione di altri. Magari iniziando così:
Felicità

Parola sottile
nel suo iniziare
inconsapevole
dello spazio vitale.

Forse troppo sintetica? Sì, certo. Questa è una mia mania oltre a quella della metrica ma è solo un' opinione. L'autore è libero di fare le sue scelte , di accettare o rifiutare suggerimenti, nel più assoluto rispetto.

Come detto prima ti apprezzo per la tua profondità

[SM=x142887]

Laura.
SaraPalmonari
00giovedì 21 gennaio 2016 11:22
Ciao Raggiodisole e grazie mille per il tuo suggerimento, non vedevo l'ora che qualcuno mi desse consigli per migliorare, perché io ho sempre scritto alla cieca, senza nessuna "scientificità".
Sulla questione della sintesi mi trovi d'accordo, tante volte anche io ho scritto così, il problema è che poi finivo per essere terribilmente ermetica.
Magari lettori come voi, di questo forum, cercano anche un po' di sfida nel leggere una poesia, nell'interpretarla, nel comprenderla, e questo mi piace.
Purtroppo però la mia esperienza, col mio blog, mi ha insegnato che le persone semplicemente curiose di leggere cosa scrivo spesso si trovano in difficoltà nel leggere frasi a prima vista poco chiare e comprensibili, complesse, anche se ben strutturate. La nostra società ci ha abituato alla possibilità di usufruire di qualsiasi contenuto rapidamente e senza sforzo. Al contrario, la poesia in questo senso è fuori moda. Non va d'accordo con la pigrizia mentale.
Tutto questo solo per darti una risposta esaustiva che ti chiarisca la motivazione per cui, nel tempo, mi sono sforzata di essere sempre più limpida, e meno sintetica, magari utilizzando frasi più lunghe, semplici, e immediate.
Mi sono adattata al pubblico. Però sono felice che qui ci sia tutto un altro tipo di audience, quindi magari proverò ad esercitarmi a scrivere in entrambi i modi. [SM=x142868]
Ancora grazie!

Sara
Raggio di Sole21.
00giovedì 21 gennaio 2016 18:54


[SM=x142872] [SM=x142892]

Laura.
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