Fado non udito

amcozza
00giovedì 17 luglio 2014 16:13
Se per incalzo di pensier d’amor
acerba insonnia in veglia mi costringe
e irrespirabile un miasma si innalza
da acqua stagna d’assenze
fammi compagnia chitarra mia.
Varchiamo il silenzio che ci accerchia
e il cuore assedia d’improvviso
da accordo di risonanze non più udite
rianimo e respiro riprenda quest’aria muta.
Non t’avvedi cordata dalle sette note
di come prossima si fa tristezza
lento e crudele il durare dell’ora inane
poi che anche il tuo conforto mi sottrae?
Non senti come sbreccia e piccona
l’Effusa con il suo suono senza voce
come a stilla a stilla,
poi incoercibile fiotto
fluente riempie l’invaso del cuore?
Scuoti le tue corde da tanto chetate:
strimpella, stridi pure
ma conforto dispensa all’anima mia
su questa nera oscurità distesa!
Ch’io intonando fado
vibri per amor perduto,
eco rioda dei palpiti appassionati
che sonorizzarono i miei giorni;
ancor riviva l’emozione andata
di cui nulla mi resta e che, sogno,
mai verrà nella notte che mi aspetta!
Tu certo non vuoi
ch’io anneghi nelle mie lacrime
recluso nell’antro ove Tempo mi consuma!
Ariosi i tuoi arpeggi mi accompagnino,
botti a spuntar d’alba
festa annuncino a cuore immiserito
da lutti ed abbandoni.
Voluttà conturbanti aprano danze,
la mente invitino ad altre sarabande
prima che stanco, fattomi in penombra,
a nèttare di morte labbra conduca.
Gaspy.
00sabato 19 luglio 2014 17:36
Certo lo stile è un po' impolverato dal.......tempo e tuttavia il poema è gradevole, il ritmo apprezzabile, il contenuto merita stima.
[SM=x142946]
1920morena santos
00giovedì 6 novembre 2014 10:13
Re:
Gaspy., 19/07/2014 17:36:

Certo lo stile è un po' impolverato dal.......tempo e tuttavia il poema è gradevole, il ritmo apprezzabile, il contenuto merita stima.
[SM=x142946]




debona
00giovedì 6 novembre 2014 13:51
Concordo
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