ERAVAMO RAGAZZI II°

fiordineve
00giovedì 11 marzo 2004 01:15
ERAVAMO RAGAZZI II PARTE


Eravamo ragazzi col sole in fronte ed il vento che soffiava a nostro favore.

Noi, generazione del futuro, credevamo davvero di cambiare il mondo: basta con i falsi ipocriti, le convenzioni, le guerre, il formalismo degli adulti. No, noi ce l'avremmo fatta!
E così dopo le mini, i Beatleas, e le canzoni dei Nomadi e dei gruppi controcorrente, ecco scopriamo il Vietnam.
A dire il vero quasi nessuno di noi sapeva nulla di quella guerra, anzi, nemmeno sapevamo che esistesse.
Così le prime assemblee, chieste al preside, che a malincuore ci accordava un pezzo di scantinato ammuffito, ma almeno avevamo un luogo coperto.
Ed ecco i miei compagni dividersi e scannarsi per la politica.
Li vedevi sotto i portici: metà con le camice nere, metà con il Che stampato sulle maglie. A parte gli anarchici.
Ed era difficile da capire come, fuori dalle aule, vigesse un clima di ostilità per poi diventare complicità durante le ore di lezione.
Sit-in, tende montate vicino al Rio, ma soprattutto scioperi, quanti scioperi, per cosa poi? Inizialmente per saltare la scuola, bravi ragazzi, come quelli di oggi, niente di nuovo sotto il sole.
Il mio ragazzo, tornava a casa dall'Università, sempre scontento; era ambizioso e voleva laurearsi negli anni previsti e quella mancanza di lezioni gli dava noia.


Un ultimo dell'anno, decidiamo di andare con dei compagni universitari a cena e poi a far baldoria nell'appartamento di uno di questi. Io, in previsione, mi ero comprata un abito nero, lungo, molto chic, niente a che vedere con l'ambiente che ho poi trovato. Anche Francesco era elegantissimo con il farfallino sulla camicia di seta.
Ristorante: lungo il porto Catena, una bettola colma di anarchici!
Ragazzi in jeans, maglioni, bandane, spille ed orpelli vari (quanto ho rimpianto la quiete e l'eleganza del Circolo Cittadino o quello dell'UGM), che buttavano il cibo oltre i tavoli, che spaccavano bicchieri infrangendoli contro le pareti, a dire il vero i muri ci guadagnavano, che camminavano sui tavoli versandoti addosso il vino... ho capito allora, che si ero una contestaria di natura, ma tanto borghese!
Poi a casa dell'amico di Francesco, tutti imbrandati, nel senso che c'erano solo letti o pagliericci e tutti che si accoppiavano fumando marijana.

Borghese si, io, ma al punto giusto; io e Francesco facemmo l'amore tra altri corpi che nessuno guardava, tanto c'era buio e sporcizia ovunque.

Dopo l'orgia collettiva l'IDEA!!!!!!!!!!!!!!

Noi eravamo in auto con un'altra coppia (veramente 2 uomini, ma tant'è...), e a più di 100 all'ora sgommavamo per il centro, 13 auto impazzite, nessun segnale di stop, nessun semaforo, nessuna striscia pedonale, niente impediva di andare velocissimi e la strada era nostra.... ON THE ROAD....cantando come matti e sparando scintille di fuoco contro le vetrine e contro i passanti:
SHE LOVES YOU, YEAH YEAH, YEAH.... SHE LOVES YOU, YEAH YEAH, YEAH.....

Sorry, a little, but secondary little danger.

Tre autopattuglie a sirene spiegate ci inseguivano, adrenalina al massimo, eccitazione alle stelle, paura tantissima di finire in galera; noi no, ma gli altri erano imbottiti di erba fino al collo.
Ma eravamo tanti, così prendemmo diverse direzioni, mentre la polizia ci tallonava, strade chiuse, inversioni di marcia, vicoli a senso unico, insomma la seminammo; io chiesi gentilemente se potevano lasciarsi giù lì, vicino al lago Superiore che poi saremmo tornati a piedi a prendere la nostra auto.
Per fortuna ci ascoltarono, perchè il giorno dopo si venne a sapere che quasi tutti avevano passato la notte in guardina.

Arriviamo all'auto e, Francesco, tenerello, non trova di meglio che vomitare addosso al mio abito!
Dopo 2 giorni ci saremmo sposati!

Forse era un segno del destino, che nessuno di noi ha captato.






mimosa46
00giovedì 11 marzo 2004 02:14


certo che ne hai combinate, io no, molto più tranquilla, le cause da combattere le ho sempre scelte fuori dal coro (stranamente) mamma mi diceva che ero un bastian contrario [SM=x142820] comunque hai dipinto bene l'atmosfera di quei tempi e ne riconosco ogni sfumatura [SM=x142888]

piacevolissimo fiorellino [SM=x142911]


Lucia [SM=x142909]
darcri
00giovedì 11 marzo 2004 02:26
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
fiordineve
00venerdì 12 marzo 2004 00:59

Sai, Cri fatina dei Fiori, che prima del matrimonio, mi sognavo SEMPRE che non dovevo sposare Francesco?
Una settimana prima del matrimonio volevo annullare tutto, poi i miei genitori, i nonni, il parentado, per farla breve dopo la luna di miele ero ancora più decisa a divorziare.
Ho aspettato 25 anni per vederlo almeno un pizzico innamorato dei me, sto ancora aspettando.
danzandosottolaluna
00domenica 14 marzo 2004 07:52



...qui trovo il piacere della rivisitazione nostalgica, un abbandonarsi al filo del ricordo con la consapevolezza esatta del presente...perché quei "segni" che ricamano le pareti della nostra anima si aprono come piccole "stimmate"...

t.v.b.[SM=x142887] [SM=x142886] [SM=x142887]





fiordineve
00mercoledì 17 marzo 2004 03:54

Io di più, Lalla.[SM=x142909]
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