frank.19
00venerdì 31 luglio 2015 18:12
Da bambino ascoltavo i consigli dei vecchi
che credevo dei saggi.

Mi dicevano di stare lontano dal vino
del fuoco e dai bei tatuaggi,
qualcun'altro accusava la mano
di occultarmi la vista per sempre.

La mia nonna mi disse più volte
l'acqua fredda fa male alle ossa,
la mia mamma convinse il mio babbo
che un giro in moto per me era peccato.

Ogni azione malsana creava dolore
e portava sfortuna.

I coltelli erano sempre taglienti
le altezze e le fosse pericolose,
i cattivi dei film brutti balordi,
le scommesse e le carte roba da folli.

Poi, con gli anni ed i passi più lunghi
raccogliendo limoni e pareri;
sentir dire "lo devi provare"
mi fece paura e mi fece star male.

Avrei dovuto rimboccarmi le maniche
pure ai calzoni, senza buchi alle ginocchia.

Ma ora, steso dolorante sul mio letto, capisco
che il dolore non esiste se serve ad uno scopo,
notando il pelo sul mio volto, davanti allo specchio
o loro erano giovani oppure sono vecchio.

Nessuno è stato saggio, a giudicare un'altro,
e sogno, sudando ed agitandomi;
corda stretta al collo, volo d'un uccello,
fumare un fucile, lame e vasca da bagno.

Questo mio dolore, a nulla m'è servito,
ed è solo sognando che tornerò bambino.
A.Bonelli
00sabato 1 agosto 2015 11:42
Troppi, inutili divieti, magari consigliati da chi, poi, non li rispetta hanno provocato solo dolore come un bavaglio all'anima
debona
00sabato 1 agosto 2015 14:36
L'ho trovata molto significativa, ma molto discorsiva. Credo che i divieti di una volta servivano soprattutto a renderci piu' forti attraverso il dolore della rinuncia alla fine crefo si stesse meglio quando si stava peggio
Raggio di Sole21.
00domenica 2 agosto 2015 08:26
Concordo in pieno con Giovanna anche se ne ho apprezzato il messaggio.

[SM=x142887]

Laura.
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