mosquito4
00venerdì 26 dicembre 2003 16:37
così stridenti, queste lame,
fatte di parole dette tra me e me
mentre la grafite si consuma...
troppo velocemente.
ora ti ho trovato,
o sarà un nuovo sbaglio.
ma non importa.

attenti, gli occhi
fissi sulla carta
inchiodano e crocifiggono
i dettagli deformi di un'angoscia,
che nasce, si dimena e graffia
il mio corpo.

essa non si stanca
di buttarmi per terra
e schiacciarmi la faccia tra le foglie
umide e appassite,
mi rinfaccia i ricordi,
il mio vissuto vuoto.

davanti agli occhi
sfumano paesaggi impressionisti.
si alternano ad un buio Caravaggio
e una voce dentro ripete
in quest'atomo opaco del male...
in quest'atomo opaco del male...







mosquito4
00venerdì 26 dicembre 2003 16:45
N.B.= ho inserito volutamente (e anche ripetuto) un verso di una poesia di Pascoli, non era mia intenzione copiare spudoratamente... spero possiate capire, quel verso non faceva altro che ronzarmi nella testa, ho dovuto metterlo sul foglio.





darcri
00venerdì 26 dicembre 2003 16:50
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Cobite
00venerdì 26 dicembre 2003 20:43

Sono lame di tristezza...
che incidono con forti fendenti.
E' dolore che schiaccia la mente
e cavalca la notte più buia...

Non so portarvi l'alba, ma attendendola...
vi abbraccio forte. [SM=x142923]


Giancarlo








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