Re:
"sotto il cuscino infilo una poesia"
mi pare di averlo sentito in altro posto o forse mi sbaglio ed è invece che certi ritmi, certe frasi sembrano scritte da sempre. Qui c'è un investimento nell'intimità, una scoperta del proprio mondo, alternativo a quello esterno. (Ahimè, come è possibile questo?). così il poeta si fa personaggio di fronte a Qualcuno\Qualcosa, che rappresenti o sia essa stessa la Bellezza e sappia portare
"a bere in coppe d'estasi l'incanto".
Dialogo interiore, che nel titolo evoca l'atto stesso del pregare, tecnicamente ben scritto ma che non riesce a coinvolgermi più di tanto. Forse qualche aggancio a fatti concreti mi avrebbe aiutato.
“Là fuori il mondo è come fosse assente”
È il verso che, alla prima lettura, più non mi è piaciuto.
Il mondo esterno, non è mai assente, non lo è nemmeno quando nella propria intimità si insegue un sogno, un valore annichilito dalla realtà di tutti i giorni, come l’Innocenza o la Pace, a meno di non volersi tappare l’anima e non vedere.
Però tu scrivi che questa poesia è della giovinezza e allora ritorno sui miei passi e così mi viene facile trovare sulla tua via un barlume di speranza.
Sì, la ricerca dei valori, la loro solidità non può limitarsi allo spettacolo desolante di dolore e orrore e morte e quant’altro che ci viene dall’esterno ma è meglio indirizzarla alla propria intimità, di poeti innanzi tutto che rivelano la Bellezza nei suoi diversi gradi e la partecipano facendola emergere dalla notte in cui si trova.
Ci vuole molta energia e fiducia in questo, molto entusiasmo che solo i giovani posseggono.
ciao franco