reverenda85
00venerdì 4 settembre 2015 17:51
Perchè - domando - sulla lingua gocciola solo il mancato incastro
di una barricata d'anni che nemmeno c'ero
ma basta l'adesso per infilarmi i se tra chiodi e ciocche
e tu dici che sono 'se' d'ingoi da sazia
che non posso urlare tumulti se il piatto è a colori
perchè ti sfugge la cromia
che un tono sia decomposizione,
sia l'inarrestabile estasi del Sepsidae
o il vortice estatico dell'exarata dectica
mentre io ero una nenia a dondolo
che cuce gli scarti delle domeniche in famiglia
ero l'alone bianco di quando il dito ti disegna addosso
evanescenza di adagi senza tasti in frac
perchè non io il tuo colpo di reni ad occhi in su
perchè non io
perchè non io il tuo bere a discesa con la fronte a svuotarsi
un bacio tra gli sguardi come paga ingiusta
e accetto di essere scampolo tra le ginocchia sbucciate
quasi come non ci fosse scelta che meritarsi i riflessi tra rimbalzi spersi.
Pensare che ogni tuo sorriso è un mio calvario per differenza
pensare che lo stupro di cellule ammaliate dai troppo tardi
divenne battito latente di un percorso a cunei,
l'eccitazione di un filo rosso che svuoti tutto il blu di un trentennio
accasciarsi al maggio di dio tra il legno a salti ed un fischio alla nuca.