III: è l'uomo la bestia più crudele
Un ricordo lontano mi pervade
corpo e anima con forza istantanea
Lei giaceva li come un cucciolo ferito
con occhi pieni di insoddisfazione,
mi bastò incrociare il suo sguardo
per staccarmi dalla mia sofferenza
ed entrare in punta di piedi nella sua
Ci scambiammo parole affilate
coltelli conficcati nelle schiene curve
nascondevano ali d'angelo sanguinanti
seduti a bere caffè amaro
come amaro era il suo passato
poi una passeggiata
andò tutto bene, forse troppo
non la vidi più da quel giorno,
mi nascosi dentro me stesso
schiacciato e impaurito dal peso
del suo cuore di pietra
mi congedai da lei con una lettera
scritta con tutto il sentimento possibile...
non fui degno neanche di una risposta
ora il suo fantasma mi perseguita
mi ricorda di non essere diverso
di essere una bestia in tutto e per tutto
come coloro che chiusero a chiave
il lucchetto delle mie catene al palo.
Come andromeda, aspetto
un mostro insaziabile che mi divori
Vorrei scusarmi mille e altre mille volte
per averti abbandonato
per averti convinto che l'uomo
sa essere la bestia più crudele di tutte.