macrino
00sabato 17 giugno 2017 16:27
Ti guardo mentre corri sul prato,
bimba mia, ed insegui una vanessa.
Dolce creatura, bella come il creato,

che ignori la mia vita perplessa,
t’addentri nel bosco e cogli le more:
pare che la luce tra le fronde intessa

diademi con i tuoi capelli. Un fiore
è il tuo sorriso, piccola, gli occhi
gocce di rugiada, il tuo cuore

è il mio cuore. Ruzzi fra gli albicocchi,
e canti la filastrocca che sai,
sfiorando le felci sui ciocchi.

Mi esorti: “Gioca con me, dai!”
Sorrido e una lacrima scende schiva.
“Babbo, perché piangi? Che hai?”

“Non è niente, tesoro…” La riva
del fiume profuma di narcisi,
ma so che in ogni cosa viva

s’insinua la fine. I dolci sorrisi
dei colli si piegano in curve amare.
Che Dio ti protegga dai sogni recisi,

bimba mia, dalle ore avare
di gioie, dagli artigli della sorte.
Che Dio ti avvolga in albe chiare,

lungi dal fato, il dolore, la morte.

(componimento del 2015)
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