macrino
10domenica 13 dicembre 2015 16:33
Ci separa
un'infinita vicinanza,
ci unisce l'addio
che echeggia nel vuoto
di un'attesa vana.
Così per un istante
si sfiorano
le nostre ali:
poi tu ti libri
fra le carole
degli astri
ed io precipito
nell'abisso arido
della notte.
✝
Orchidea
00domenica 13 dicembre 2015 20:28
cosa sono le carole ?
Raggio di Sole21.
00lunedì 14 dicembre 2015 11:23
Ti ho sempre ammirato ed anche questa volta non ho potuto fare altro che "gustarmi" fino in fondo le tue carole. I primi due versi? Sono già poesia e potrebbero costituirne l' essenza. Poi prosegui con quel ci " unisce l'addio". Stupendo! Tutto è giocato su una struttura antitetica che rende ancora più piacevole il testo. Complimenti.
Piaciuta
Laura.
Anemonephobia
00lunedì 14 dicembre 2015 14:42
Mi è piaciuta molto. L'ho trovata pregna di un dolore che sa quasi di rassegnazione nonostante quel fugace sfiorarsi di ali.
Anna L.60
00lunedì 14 dicembre 2015 21:22
macrino
00martedì 15 dicembre 2015 16:00
Le carole sono danze di origine medievale.
Sì, la poesia è giocata su antitesi ed ossimori (non volontariamente pensati). Prevale alla fine la distanza, perché l'io lirico è destinato all'abisso, mentre lei si allontana.
Ciao a tutti