Carne criminale

Latah
00martedì 10 novembre 2015 12:16


Come posso io cantare
di santi, amori, soli e vecchie lune,
come posso sognare la musa nuda
se al di la del mio cubicolo, il mio occhio
è perso ad annusare una palude?

Come posso sognare eterni giardini
nascosti, se al di la della siepe
nel cielo di ferro, ruggine e cemento
brucia il forno del nostro tormento?

Cosa macchierà il bianco canovaccio
se non grigie nubi di zolfo
che sorvolano nidi umani eretti
su fiumi di catrame percorsi

da chiassose zattere fumanti
in un Acheronte di anime perse
erranti e ansimanti costrette
a vagare cent’anni per il loro obolo.

Il tempo è andato fratelli,
l’angelo della poesia è in pensione,
rutta e bestemmia in vicoli sporchi
o si è tramutato in un cane tremante.

Cercate nelle crepe nel cemento fratelli,
in angoli sporchi dove un fiore
risorge in un atto di assoluta ribellione,
negli occhi dell’anziano sfigurato

da malefici squali ai margini del mondo,
nelle urla magiche di un milione
di Apache morti per il suono del vento
tra le fronde del loro Wakan Tanka.

Cercate nei sogni del bambino mai nato
nel cuore indurito dell’anziano mai morto,
negli sguardi tremanti delle fiamme assopite
che mai cesseranno di bruciare.

La nostra resistenza fratelli
sarà un muto lamento di pupille sognanti,
sarà un’ambigua inflessione tra parole aride,
sarà un ricordo proibito portato nel cuore,
e sarà l’ultimo sospiro della mia carne criminale.
ylyl
00mercoledì 2 dicembre 2015 15:05
Hai ragione bisogna prendere consapevolezza che questo mondo è perso in un caos di cemento e gran parte dell'umanità è composto da
"anime perse
erranti e ansimanti costrette
a vagare cent’anni per il loro obolo"


però non è vero che "l'angelo della poesia è andato in pensione" è un po' come quel fiore che descrivi tu, risorge in un angolo sporco e ti fa comporre dei versi belli ed illuminanti come quelli che hai scritto.
[SM=g27811]
Anemonephobia
00giovedì 3 dicembre 2015 11:32
Concordo con ylyl. I tuoi versi sono la conferma che la poesia può ancora vivere e parlare al cuore degli uomini. Ho apprezzato molto la qualità quasi onirica e apocalittica delle immagini che utilizzi e anche il modo in cui hai trasfigurato il paesaggio urbano in visione infernale.

Latah
00mercoledì 9 dicembre 2015 18:38
ylyl, 02/12/2015 15:05:


però non è vero che "l'angelo della poesia è andato in pensione" è un po' come quel fiore che descrivi tu, risorge in un angolo sporco e ti fa comporre dei versi belli ed illuminanti come quelli che hai scritto.
[SM=g27811]



Ed è esattamente ciò che intendevo, per me la poesia non è più un "angelo", non è un tramite per il mondo divino come lo era in età classica, quell'angelo è "andato in pensione" ma questo non significa che sia morto! Si è tramutato in qualcos'altro e noi dobbiamo sforzarci di cercarlo.
Grazie mille.


Latah.
macrino
00domenica 13 dicembre 2015 16:41
Un epos per i nostri tempi anti-epici, disincantati.

Molto, molto bella.
Anna L.60
00lunedì 14 dicembre 2015 03:32
E' molto bella, sei bravo...e' vero...a volte come si puo' non giudicare cosi' il mondo.
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