COM’E' TRISTE LA SOLITUDINE

IvoNatale
00martedì 25 novembre 2003 07:43



Come può uno sano convivente capire la solitudine?
Come fa giudicare quando ha provato solo beatitudine?
Oppure non sa cos'è il tormento e la desolazione,
fattori che distruggono la vita portandoti alla disperazione ?

Non può rendersi conto cosa vuol dire stanza vuota silente,
dove le voci le senti solo tu nei ricordi del passato recente,
dove i richiami sono solo echi e rumori che ti fanno inorridire,
rovinandoti la salute e la pace nella nostra mente nell'udire.

Quando vivi solo dopo la dipartita della tua compagnia,
tu vivi fra ricordi, fotografie surriscaldandoti di fantasia,
non fai altro che conservare quello che la tua cara ha lasciato,
rendendo la tua casa una tomba-museo per il conservato.

Restare solo vuol dire che le giornate sono eterne,
che le lunghe e buie notti sono silenti e sempiterne,
se non vuoi morire di paura devi stringere i denti,
devi spremere l'anima per salvarti dai spaventi.

E allora cosa ti resta da fare i quei brutti momenti,
solo rivolgerti al tuo caro defunto e parlare coi sentimenti,
invocando il suo spirito soprannaturale, la bontà,
di aiutarti a superare con il suo amore le tue difficoltà.

Quante volte son ricorso al tuo buon e generoso cuore,
quante volte ti ho invocato in nome del nostro amore,
quante volte sei intervenuta col tuo spirito immortale,
quante volte non ti ho vista arrivare in mio aiuto naturale.

E nonostante i tuoi reconditi aiuti surreali, è vero,
continuo invocarti di farti vedere a me davvero,
di tendermi le tue mani in mio aiuto terreno,
come l'hai fatto tante volte per rendermi contento e sereno.



3 Maggio 1996




ariadipoesia
00martedì 25 novembre 2003 20:08
dolce e amaro il ricordo dei momenti belli trascorsi con chi hai condiviso la vita e ora è lontana ma vicina. molto tenero il tuo abbraccio e il tuo modo di cercare conforto nelle parole che lei certamente conosce.
grazie per avermi fatto ricordare che la vita deve essere vissuta amando chi ci è vicino.[SM=g27811]
danzandosottolaluna
00martedì 2 dicembre 2003 19:24


Il mio silenzio è denso di parole che, in questo momento,
non sanno dire


[SM=x142887]
darcri
00martedì 2 dicembre 2003 19:38
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
mosquito4
00martedì 2 dicembre 2003 20:14
mi piace come hai imbrigliato nella forma la tua agonia.
sommesso dolore.

sei bravissimo

Davide
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