Attila43, 21/06/2015 17:28:
Nella giovane alba degli occhi spalancati
raccolgo sulla spiaggia la sabbia dei sorrisi
La luna ha calzato le sue scarpe di gesso
e percorre il viottolo che si apre all'aurora
Né di di antichi né di nuovi ideali ho conoscenza
e un altro giorno lascerà il calendario
Non c'è modo di penetrare un fiore
se l'amore non apre le braccia ai calabroni
2013
Spero che qualcuno della Redazione elimini il refuso, e poi mi sono chiesta se "Nella giovane alba
degli occhi spalancati" non sia meglio sostituire "dagli":
Nella giovane alba
dagli occhi spalancati
che a me piacerebbe di più
Di questa poesia ti dissi che non vedevo una correlazione del terzo distico con il resto, però tutto sta a come viene interpretato il distico finale, che in verità per me è un rompicapo perché il senso che il lettore può darne è molteplice ma in verità a me interessa il senso che gli ha voluto dare l'Autore.
Così allora volli leggere nel secondo e quarto distico:
l'oscurità si tinge di madreperla, c'è attesa della luce del giorno, o semplicemente c'è attesa, desiderio, sogno è con la stessa aspettativa che il calabrone si accosta ad un fiore per suggerne il nettare; ma il fiore è ancora chiuso, non ha ancora mostrato la sua meraviglia; quel fiore è come una donna vergine in un'aura di sogno e desiderio o come una fortezza inespugnabile che il calabrone-cavaliere vorrebbe conquistare.
Nel rileggerla però dubito che io abbia rilevato il Tuo significato, ma poi non so nemmeno se volevi attribuirgliene uno preciso, a volte è come se ti innamorassi della poeticità delle immagini e delle parole.
Rileggendola ora penso che potrei rovesciarne i significati se è vero che ci potrebbe essere un senso effimero in quella sabbia dei sorrisi come pure nella giovane alba che svanisce; potrei perfino avvertire pesantezza in quelle scarpe di gesso: tutto sta a vedere se l'autore attribuisce o meno un senso metaforico alle parole-immagine o solo un senso estetico, chi lo sa?
Però in questo caso la poesia si mostrerebbe smarrita e dolente, e allora avrebbe un suo perché anche il terzo distico, una coerenza interna: tutto scorre inesorabilmente senza fissare nel tempo splendidi ideali.
Nella giovane alba degli occhi spalancati
raccolgo sulla spiaggia la sabbia dei sorrisi
La luna ha calzato le sue scarpe di gesso
e percorre il viottolo che si apre all'aurora
Né di antichi né di nuovi ideali ho conoscenza
e un altro giorno lascerà il calendario
L'affermazione finale però non mi convince:
Non c'è modo di penetrare un fiore
se l'amore non apre le braccia ai calabroni
Allora spiegatemelo voi il perché.
Perché ai calabroni e non a un colibrì???