Adolescenti

Terry24
00lunedì 17 febbraio 2014 13:29
Ieri, accanto alla culla
con amore cantava la mamma
la ninna nanna.
“Si guarda intorno il pargoletto
abbracciando un pupazzetto
guarda il muro che è di fronte
che produce strane forme:
il lume posto sulla scrivania
crea una zona d’ombra
sulla parete bianca
magia che accende la fantasia
basta muovere le mani
e sembra di veder i sette nani
un mondo surreale
che impara a sognare.
Fuori un ramo di ginestra
fa capolino dentro la finestra
saluta quel bimbetto
che sgambetta nel suo letto.
Nella stanza si sprigionano
odori, sensazioni, emozioni ...
un input importante
per quando sarà grande.”

Oggi, accanto al lettino
c’è un bel libricino
suona e canta
e al posto della mamma
racconta.
Per ogni giocattolo c’è un “play”
è il giocattolo che gioca
“ah! la tecnologia”… fa tutto lei
ma è il giocattolo più in voga!
Non importa se poi la fantasia
si spegne e vola via
è lo status symbol che conta
che da preziosa impronta.
E ci si meraviglia
se un figlio o una figlia
cresciuti coi pulsanti
con genitori assenti
con demotivati insegnanti
con una società
che li imbottisce di pubblicità
di compromessi e falsità
diventano aggressivi e violenti?
Cresciuti in balia dei venti
senza esempi convincenti
l’anima è atrofizzata
annichilita, malata
va curata
ma soprattutto
amata!
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youtu.be/Fkoon8HZ4Hg
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Il Cantore
00lunedì 17 febbraio 2014 23:33
Hai proprio ragione: gli adolescenti sembrano essere risucchiati dal vortice della tecnologia. Bisognerebbe indicare la via del cuore. Bella poesia!


[SM=g27811]
Raggio di Sole21.
00martedì 18 febbraio 2014 16:24
L'atmosfera magica della prima parte della tua poesia cede il passo ad un brusco cambiamento nella seconda parte che condivido in pieno. Anche la struttura interna della poesia riflette il tuo messaggio: nella prima parte si nota la ricerca di rime, la presenza di assonanze, di rimalmezzo e si ha quasi l' impressione di essere cullati in un'atmosfera fiabesca. Nella seconda parte quel "play" rompe l' incanto e siamo costretti a guardare alla realtà. Già...la tecnologia ma dove sono i genitori che amorevolmente, una volta, si prendevano cura di noi? E' l'assenza che caratterizza la contemporaneità, la mancanza di chi si dovrebbe occupare - e non lo fa - dei nostri adolescenti.
Grazie per aver proposto un tema così importante.
Piaciuta.

[SM=x142887]

Laura.
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