Addio fanciullo m-io (Peter)

NicolaPagano
00lunedì 5 ottobre 2015 18:49
Ricordi ancora, fanciulletto mio,
quando una sola cosa
io e te sempre eravamo?
Benevolo su noi vegliava Iddio:
sorrisi spensierati, aria giocosa
mattina e sera mano nella mano;
- allora fummo l'un dell'altro specchio -
la vita era uno scherzo, un nascondino,
rincorrere una palla nel giardino,
vendemmie a mano e uva dentro al secchio.
Innocenti noi, sia angeli che demoni,
distanti da impensati giorni atoni.

Perduto è, troppo presto, il tempo gaio:
si sciolse il nostro abbraccio, senza cuore,
rendendo addolorati e tristi entrambi;
volgendomi all'indietro, marinaio,
sull'isola ti piansi, solitario,
più mesto d'orfano cerbiatto Bambi,
cosciente d'aver rotto il nostro amore.

Di tanto in tanto torni dal fratello
chiedendo di giocar di nuovo insieme...
Ma ormai sono cresciuto, giovincello,
deluso arbusto del provetto seme.
Potessi ancor, con te scapperei via;
vecchio a vent'anni e non per progeria,
tornassi addietro, vorrei la criogenia.

NicolaPagano
00lunedì 5 ottobre 2015 18:53
Dedicata a Shilke, carissima

~ Shilke, 23/09/2015 19:57:


Oh, Nicola [SM=x142887]
Sarò curiosa di vedere come riuscirai a farci percepire anche un po' di luce [SM=g27821]



sperando che possa percepire anche quel poco di luce residua che è in me.

[SM=x142892]
passeggiando
10martedì 6 ottobre 2015 17:53
Davvero bella questa tua poesia, la prima strofa in particolare mi è piaciuta molto. Interessante anche la struttura metrica e l'utilizzo puntuale delle rime. A voler essere pignoli, a mio parere forse l'unico appunto che si potrebbe fare è quello relativo all'utilizzo dei due termini posti rispettivamente alla fine del penultimo e ultimo verso, avrei scelto magari due parole più semplici per esprimere lo stesso concetto, mi sembra che contrastino con il linguaggio semplice e colloquiale che hai utilizzato in tutta la poesia. Ad ogni modo, complimenti per questi versi molto belli con immagini estremamente poetiche.

Un saluto, ciao
Orchidea
00giovedì 8 ottobre 2015 15:15
infanzia che fu [SM=g27819]
~ Shilke
10domenica 11 ottobre 2015 14:33
la vita era uno scherzo, un nascondino,
rincorrere una palla nel giardino,
vendemmie a mano e uva dentro al secchio.


Solo questi tre versi costituiscono una poesia. Complimenti, le immagini sono molto belle, tutto è poesia. Tuttavia condivido comunque il commento di passeggiando.

Per la dedica mi sento davvero onorata [SM=g27821] [SM=x142887]

debona
10domenica 11 ottobre 2015 16:31
Mi associo a chi mi ha preceduto. Una poesia che e' tutta poesia. Un rincorrersi di immagini, ricordi flash back che si muovono con dolcezza e maestria seguendo un ritmo interessante ed innovativo.
Complimenti. [SM=x142922]
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