Abatjour

L’uomo si lasciò cadere pesantemente sul letto.
La donna posò il giornale, si girò sul fianco, si avvicinò e prese ad accarezzarlo sul petto villoso.
L’uome restò un po in silenzio, poi disse:
“ Che è successo, perché tutta questa luce?”
“ Mi cavavo gli occhi a leggere… ho messo una lampadina più forte ….sei stanco? “
Disse lei scendendo con la mano.
“ Un po’ “
Disse lui.
“ Non ti va? “
“ Non mi va tutta questa luce…”
“ La spengo? “
“ No, non spegnere …mettici qualcosa sopra “
Sbuffando la donna si alzò.
I grossi seni ballonzolarono liberi mentre andava verso l’armadio.
Lo aprì, tirò un paio di cassetti… trovò dei foulards.
“….no questo no, è di seta… questo è un regalo di Marta…questo troppo trasparente, come non mettessi nulla… questo… si questo blu a fiorellini bianchi è proprio ciò che ci vuole, poi se scolora scaldandosi poco male, l’ ho pagato una sciocchezza… mi pare alla fiera di San Michele…si alla fiera, ricordo bene….”
Andò verso il comodino, posò il fazzoletto sull’abat-jour.
Lo sistemò meglio perché lasciava trasparire lame di luce troppi forti.
Finalmente le parve che la sistemazione fosse ottimale.
Si stese sul letto e, vogliosa, andò verso di lui:
“ Va bene così caro? “
La bocca spalancata e il russare profondo dell’uomo segnalavano che l’intensità della luce era giusta…si… proprio giusta.

Benvenuto in Fiori di Pensiero

Forte!
A mio parere sai scrivere bene.

Ciao

Giancarlo.

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