mosquito4
00sabato 29 novembre 2003 20:03
Lo specchio non ci riconoscerà.
Nuvole; arrivavano e scoppiavano.
Crampi, lampi.
Nessuno che vede.
E le vie sono deserte.
Taci; ascolta:
dolce è il suono
di questo male.
E un’ombra ci abbraccia.
Nessuno che vede;
le case: dormono.
Ridi, scaldami.
E il vento sbatte violento,
nei cipressi.
Inutile;
inutile attesa.
darcri
00domenica 30 novembre 2003 00:46
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
danzandosottolaluna
00domenica 30 novembre 2003 05:28
BENVENUTO...
Intima inquietudine che spesso ci accomuna...e tuttavia temperata da un tono così dolcemente melodioso...
Cobite
00domenica 30 novembre 2003 09:02
Ogni parola è una goccia d'emozione, ogni verso un conciso e preciso vortice che m'afferra... nella triste ma serena consapevolezza dell’inevitabile passaggio.
Grazie amico
Giancarlo cobite
mosquito4
00domenica 30 novembre 2003 14:59
grazie
grazie a tutti, davvero!!!
non sopprimiamo mai le nostre parole!!!
Davide