sottolestelle
00sabato 17 aprile 2004 17:07
A 12 di una domenica tranquilla
5, 6, 7; a 8 si fermò,
a 9, il passo era già stanco. La gruviera certo ne fa
di buchi: quello più grande è quasi il doppio, o
forse, il triplo del più piccolo. Un cerchio è più grande
quando l’apotema ( bello l’apotema al posto della sciarpa!),
perdendo la vista, al passo gigante, col vento e di venerdì,
( t’immagini una settimana senza il lunedì? )
ti scappa il foglio, e perdi la matita. La matematica è una
cosa seria; specie la sera, quando, abbracciandoci, abbiamo
due braccia, e mancano le tue. Rivedendole, il giorno dopo,
e di mattina,
vanno per un’altra strada: a penzoloni
accompagnano i tuoi piedi;
e la borsa è stretta al pugno. “ Un caffè ? “,
chiese il commesso,
“ no, prego: solo la mancia”,
rispose il tizio. Aveva forse fretta,
che dritto, allo zenith
un’ombra filava. Dal finestrino, lei,
salutava con due mani.
L’undici,
sarebbe uscito a Cagliari; il giorno dopo.
5, 6, 7;
7, 8, e 9:
la domenica era più tranquilla.
Prese un appunto; e si fermò.
Eppure, il cielo era stellato.
danzandosottolaluna
00sabato 17 aprile 2004 17:22
Stanchezza, solitudine, monotonia...?
Leggo tutto in questa chiave, oggi!!!
Ma, forse, perché non è ancora domenica, chissà....
domani vedremo...
Walter, cmq, oggi ti voglio più bene
eppure è solo sabato
Cobite
00lunedì 19 aprile 2004 18:46
oh mamma ... che confusione ho fatto...
Pero' ho pensato ad una settimana senza il lunedì...
anche senza il martedì ......
senza il mercoledì ...
senza il giovedì...
senza il venerdì ......
solo sabato e domenica .....
Che sia la settimana corta dei pensionati?
(tra poco vado in pensione...
)
Un abbraccio amico
Giancarlo
fiordineve
00mercoledì 21 aprile 2004 00:57
Strano connubio il tuo, tra la celia e la dolorosa certezza che le braccia non siano più quattro: mancano quelle di lei.
E' qui che giochi a fare il giullare.
Molto bella.