A margine del foglio

Rosy.S
20domenica 12 luglio 2015 23:03
A margine del foglio


Chiudo il quaderno: io voglio
respirare.
La poesia la lascio scrivere
ai pioppi, che sanno far danzare i versi
a un semplice soffiare tra le foglie
prima che s'addensi l'aria
all'imbrunire, al socchiudersi degli occhi
nella sera, così che il non vedere
accentui l'ascoltare
e quello che mai verbo potrà dire.

Sto a margine del foglio: nel bianco
c'è una neve di pianura
quando ancora è intatta, senza orme:
nessun passante, neppure
un gatto o un cane.

Solo il silenzio.

Così ti sento, amore
e mi sei dentro,
albero che affonda le radici,
che tende i rami
alla bellezza degli sguardi,
alle labbra tenere
del sole di gennaio.

Sul tavolo il quaderno può aspettare.

La poesia la lascio scrivere al vento,
che scompiglia l'ordine
di queste mie parole,
e dio voglia solo che passino gli uccelli,
a beccarle tutte coi loro occhi a spillo,

per farne dei lievissimi poemi

d'inchiostro azzurro scritti con le ali



R.

Con questa poesia vi saluto per un po', dovendomi mettere in pari con i miei arretrati... [SM=x142815]
Violadaprile
00lunedì 13 luglio 2015 00:05
bellissima, Rosy, come sempre
e quel giro d'ali che sono solo un taglio di speranza
e il vento che fa danzare i versi insieme al tutto

tu stai a margine del foglio, nella parte bianca di fianco alle parole, che per millenni i rabbini hanno interpretato nei sensi più diversi
e tu proprio là ti metti, fuori dal contesto e dalle parole, fuori dagli schemi, banalizzando, per un momento di raccoglimento dove i sensi sono più importanti, rivelatori, comunicativi di qualunque parola

tu stai di lato dove le parole non si sono ancora formate, dove il suono arriva prima della musica e il tatto si fa solleticare dal vento prima che il pensiero possa formulare il pensiero

non so, non credo che ci resterai per molto ma se questo è quello che ora ti serve, un forte abbraccio e un a presto
[SM=x142887]
Gaspy.
00lunedì 13 luglio 2015 08:57
La poesia la lascio scrivere al vento,
che scompiglia l'ordine
di queste mie parole,
e dio voglia solo che passino gli uccelli,
a beccarle tutte coi loro occhi a spillo,



Immagine stupenda di musicalità incredibile; anche se qui la bora scompiglia altro che le parole!!
Dirti brava è riduttivo. [SM=x142872]
passeggiando
00lunedì 13 luglio 2015 17:15
Meravigliosa questa poesia, leggendola sembra che ogni verso superi in bellezza il precedente, gli ultimi due poi sono semplicemente incantevoli
Rosy.S
00mercoledì 15 luglio 2015 02:28
Viola, Gaspy, Passeggiando:

siete generosi con me: possibile che non ci sia alcun appunto da fare?!?

comunque grazie per i vostri commenti, cari saluti [SM=x142887] [SM=x142887] [SM=x142887]


NicolaPagano
00mercoledì 15 luglio 2015 19:06
La poesia ha il mio "mi piace".
La questione che ha scatenato la sua genesi, a chi vada di farlo, può essere approfondita qui fioridipensiero.freeforumzone.leonardo.it/d/11055847/Vorrei-esprimere-un-disappunto/discussione.aspx?#idm1...
Rosy.S
00giovedì 16 luglio 2015 10:45
Ciao Nicola, grazie per il "mi piace". [SM=x142887]

Per quanto riguarda il resto: ho letto il tuo intervento e ti ringrazio per la stima che riponi anche nella sottoscritta, ma ammetto onestamente che è esageratamente fiduciosa, dal momento che mi riconosco solo l'onestà dei giudizi, ma non la competenza che solo chi ha una cultura vastissima può avere, mentre io, in quanto a letture, sono piuttosto pigra.

Ti ringrazio qui anche per quello che hai scritto di là in generale (al link da te riportato) e ti dico che ne apprezzo moltissimo lo spirito analitico ma pure al di sopra delle parti; constato che sei una persona ironicamente pacifica e umanisticamente molto intelligente, e come ho già detto, da parte mia c'è tutta la buona volontà di conciliazione: comprendo che il far prevalere l'orgoglio sarebbe una sconfitta, ma onestamente ti dico che ora come ora non saprei neanche cosa dire, come commentare, dal momento che temo che la sincerità delle analisi potrebbe essere equivocata, e la discussione stessa - che io intendo sempre nello spirito di tesi e antitesi per arrivare a una sintesi comune - possa essere considerata impropriamente come polemica.
Se mi sento le mani legate è solo per paura di ulteriori malintesi, e non per un senso di stupido orgoglio, che ti assicuro non è nella mia natura.

Un caro e caldo saluto (ma non in senso meteorologico, sennò si fonde) [SM=g27828]

Ah...
p.s.:
questa poesia, che volevo postare già da un po', è vecchiotta, infatti l'avevo pubblicata altrove nel 2013


Gaspy.
00giovedì 16 luglio 2015 17:51
Re:
Rosy.S, 15/07/2015 02:28:

Viola, Gaspy, Passeggiando:

siete generosi con me: possibile che non ci sia alcun appunto da fare?!?

comunque grazie per i vostri commenti, cari saluti [SM=x142887] [SM=x142887] [SM=x142887]





Vedi Rosy, se scrivessi con una metrica, come piace a me e come sai fare molto bene, potrei anc he fare edelle osservazioni. Ma così mi piace il sentimento, la musicalità, e sopratutto l'affidare agli elementi le sensazioni che sgorgano dal cuore.
v. la mia poesia il messaggio che per niente è stata premiata in un concorso
Rosy.S
00sabato 18 luglio 2015 07:22
Grazie Gaspy.
Vuol dire che ci troveremo a qualche concorso? [SM=g27823]

Io trovo che scrivere in verso libero sia quasi più difficile che scrivere in metrica, forse perché la metrica ti fa come da guida e sai dove vai a parare; invece con il verso libero si rischia di stridere e prosasticizzare maledettamente, la sfida a se stessi è sempre quella di dire esattamente quello che si vuole dire mantenendo la scioltezza del verso e una certa musicalità.

Un caro saluto e buona fine settimana.

[SM=x142887]
William Jimenez T.
00lunedì 20 luglio 2015 04:18
Re:
Rosy.S, 12/07/2015 23:03:

A margine del foglio


Chiudo il quaderno: io voglio
respirare.
La poesia la lascio scrivere
ai pioppi, che sanno far danzare i versi
a un semplice soffiare tra le foglie
prima che s'addensi l'aria
all'imbrunire, al socchiudersi degli occhi
nella sera, così che il non vedere
accentui l'ascoltare
e quello che mai verbo potrà dire.

Sto a margine del foglio: nel bianco
c'è una neve di pianura
quando ancora è intatta, senza orme:
nessun passante, neppure
un gatto o un cane.

Solo il silenzio.

Così ti sento, amore
e mi sei dentro,
albero che affonda le radici,
che tende i rami
alla bellezza degli sguardi,
alle labbra tenere
del sole di gennaio.

Sul tavolo il quaderno può aspettare.

La poesia la lascio scrivere al vento,
che scompiglia l'ordine
di queste mie parole,
e dio voglia solo che passino gli uccelli,
a beccarle tutte coi loro occhi a spillo,

per farne dei lievissimi poemi

d'inchiostro azzurro scritti con le ali



R.

Con questa poesia vi saluto per un po', dovendomi mettere in pari con i miei arretrati... [SM=x142815]



[IMG]http://i39.tinypic.com/20t353t.jpg[/IMG]

HERMOSO POEMA!! impregnado de la magia de Dios. [SM=x142872]
will
Gaspy.
00lunedì 20 luglio 2015 09:19
Re:
Rosy.S, 18/07/2015 07:22:

Grazie Gaspy.
Vuol dire che ci troveremo a qualche concorso? [SM=g27823]

Io trovo che scrivere in verso libero sia quasi più difficile che scrivere in metrica, forse perché la metrica ti fa come da guida e sai dove vai a parare; invece con il verso libero si rischia di stridere e prosasticizzare maledettamente, la sfida a se stessi è sempre quella di dire esattamente quello che si vuole dire mantenendo la scioltezza del verso e una certa musicalità.

Un caro saluto e buona fine settimana.

[SM=x142887]



è possibile o anche che sia già successo.

la sfida a se stessi è sempre quella di dire esattamente quello che si vuole dire mantenendo la scioltezza del verso e una certa musicalità.
Certo e non tutti lo capiscono e pensano che scrivere con verso libero sia solo dare sfogo ai propri pensieri.
Jos de Vie
10lunedì 20 luglio 2015 10:31
Una poesia molto bella.


Per come la ho interpretata io, mi suggerisce un aforisma di Robert Graves che condivido in toto:

Essere un poeta è una condizione piuttosto che una professione.


Posare la penna non significa girare le spalle alla poesia.

Del resto cos’è il silenzio se non un frenetico turbinio di pensieri?

Cos’è l’immobilità se non una interminabile sequenza di tensioni?

Come l’albero spoglio d’inverno è simbolo di catalessi, ma in realtà è un brulicare di impercettibili movimenti, così il poeta che cessa di scrivere incatena la mano ma non l’anima.


Se “sei” poeta e non “fai” il poeta, renderai poesia tutto ciò che ti circonda.
Rosy.S
00lunedì 20 luglio 2015 11:35
William Jimenez T., 20/07/2015 04:18:



[IMG]http://i39.tinypic.com/20t353t.jpg[/IMG]

HERMOSO POEMA!! impregnado de la magia de Dios. [SM=x142872]
will





WOOOW!
Addirittura!! [SM=x142836]

Che dire se non che ti sono molto grata per questa trasfusione di entusiasmo! [SM=g27835]


Benvenuto tra noi [SM=x142887]

Rosy.S
00lunedì 20 luglio 2015 13:08
Jos de Vie, 20/07/2015 10:31:

Una poesia molto bella.


Per come la ho interpretata io, mi suggerisce un aforisma di Robert Graves che condivido in toto:

Essere un poeta è una condizione piuttosto che una professione.


Posare la penna non significa girare le spalle alla poesia.

Del resto cos’è il silenzio se non un frenetico turbinio di pensieri?

Cos’è l’immobilità se non una interminabile sequenza di tensioni?

Come l’albero spoglio d’inverno è simbolo di catalessi, ma in realtà è un brulicare di impercettibili movimenti, così il poeta che cessa di scrivere incatena la mano ma non l’anima.


Se “sei” poeta e non “fai” il poeta, renderai poesia tutto ciò che ti circonda.



Quello che voglio "fare" è credere nell'uomo.
Anche se ciò mi porta ad essere ritenuta "ingenua".
Questo non significa che io non ne sia, talvolta, così delusa e amareggiata da preferire gli animali.
Ieri osservavo delle rondini e ne ascoltavo il garrire. Che esserini deliziosi! Come la mia gatta al mio ritorno a casa. Non ha la parola, eppure a modo suo mi parla. E reciprocamente ci adoriamo.

Condivido completamente le tue riflessioni e ti ringrazio!
Bello anche il tuo aforisma finale.
Esattamente come tu dici, ci sono le stagioni anche per l'animo: non è sempre autunno e non è sempre primavera, e l'inverno è una stasi che può essere letargo, riposo, ma anche un ritrarsi per meglio riflettere o un tendere l'orecchio per meglio ascoltare e vedere nuovi particolari.

Queste mie righe possono benissimo essere interpretate nel senso di pausa, di privazione o auto-privazione, di mancanza di parole (così che il non vedere /accentui l'ascoltare /e quello che mai verbo potrà dire), ma tutto ciò quasi nella consapevolezza che al diminuire di "a" ne consegua l'aumentare di "b", e quindi non è una poesia rinunciataria in senso assoluto, anzi è dinamica, perché ciò è nella dinamica delle cose;

se ci spostiamo su un altro piano di lettura però c'è proprio un senso chge definirei ascendente (evidentemente la componente mistica rientra dalla finestra laddove chiudo la porta), perché queste righe nascono da uno stato d'animo di emozione-commozione, da un farsi piccoli e nascondersi dietro le cose che non sono cose punto e basta, ma sono animate, e quindi le percepisco come tali e la scrittura viene dopo, la scrittura è un trasfondere ciò che si sente, si avverte, si concepisce come un'orchestra di sincrone voci che infondono poesia colori musica al respiro (Chiudo il quaderno: io voglio
respirare./ La poesia la lascio scrivere / ai pioppi, che sanno far danzare i versi
/ a un semplice soffiare tra le foglie)

William dice "poema impregnado de la magia de Dios", ed è normale che uno si chieda l'origine di tutto ciò che ci è d'intorno; immaginando il bianco della pagina non scritta come qualcosa di simile alla purezza del bianco della neve senza orme, chi scrive ha quasi timore di sporcare quel bianco, che è l'assenza di parole dove tutte le parole esistono inerti prima di diventare espressioni comunicanti
(Sto a margine del foglio: nel bianco / c'è una neve di pianura / quando ancora è intatta, senza orme: / nessun passante, neppure /un gatto o un cane. //Solo il silenzio).

E' un silenzio maestoso perché è quello che percepisce quanto vi è di più alto e più intimo:
(Così ti sento, amore / e mi sei dentro, /albero che affonda le radici, /che tende i rami / alla bellezza degli sguardi, / alle labbra tenere /del sole di gennaio).

Subentra un vento metaforico, vitale, animistico, che scompiglia l'ordine per ricomporlo in forme più alte e universali (La poesia la lascio scrivere al vento,/
che scompiglia l'ordine / di queste mie parole, / e dio voglia solo che passino gli uccelli, /a beccarle tutte coi loro occhi a spillo, // per farne dei lievissimi poemi //d'inchiostro azzurro scritti con le ali).


Una poesia dunque che si mantiene in bilico su un senso di sospensione, e che quindi deve essere lieve, eterea, ma intensamente vissuta e che speravo suscitasse emozioni così come io intensamente le vivo ma senza nominarle, perché in poesia il termine "emozione" non dovrebbe esistere, perché l'emozione se la nomini la uccidi o perlomeno la inflazioni, però essa è lì, fra le cose che la evocano in modo quasi palpabile.


(Scusatemi per l'autocommento, che poi per me non è mai facile) [SM=g27822]

Grazie a tutti voi.

[SM=x142892]
puer longaevus
00lunedì 20 luglio 2015 19:49
Re:
Rosy.S, 12/07/2015 23:03:

A margine del foglio


Chiudo il quaderno: io voglio
respirare.
La poesia la lascio scrivere
ai pioppi, che sanno far danzare i versi
a un semplice soffiare tra le foglie
prima che s'addensi l'aria
all'imbrunire, al socchiudersi degli occhi
nella sera, così che il non vedere
accentui l'ascoltare
e quello che mai verbo potrà dire.

Sto a margine del foglio: nel bianco
c'è una neve di pianura
quando ancora è intatta, senza orme:
nessun passante, neppure
un gatto o un cane.

Solo il silenzio.

Così ti sento, amore
e mi sei dentro,
albero che affonda le radici,
che tende i rami
alla bellezza degli sguardi,
alle labbra tenere
del sole di gennaio.

Sul tavolo il quaderno può aspettare.

La poesia la lascio scrivere al vento,
che scompiglia l'ordine
di queste mie parole,
e dio voglia solo che passino gli uccelli,
a beccarle tutte coi loro occhi a spillo,

per farne dei lievissimi poemi

d'inchiostro azzurro scritti con le ali



R.

Con questa poesia vi saluto per un po', dovendomi mettere in pari con i miei arretrati... [SM=x142815]



a voler esser pignoli ma cattivi eh, quel scompiglia con dio voglia è poco assonante, ma alla fine mi sento appagato e conquistato, e meravigliato del tuo stile a me sconosciuto, davvero di conforto e supporto alle mie facili malinconie, e il tuo quadro supernatural mi dà tanta soddisfazione dentro, sei mia cara un'artista al pennello quando descrivi così bene dai pioppi al manto incontaminato, e poi non sei al margine ma al centro della scenografia, e me ne compiaccio!!!!
sciaoooooooooooo vir
Rosy.S
00martedì 21 luglio 2015 00:17
Virgilio Mietti, 20/07/2015 19:49:


a voler esser pignoli ma cattivi eh, quel scompiglia con dio voglia è poco assonante, ma alla fine mi sento appagato e conquistato, e meravigliato del tuo stile a me sconosciuto, davvero di conforto e supporto alle mie facili malinconie, e il tuo quadro supernatural mi dà tanta soddisfazione dentro, sei mia cara un'artista al pennello quando descrivi così bene dai pioppi al manto incontaminato, e poi non sei al margine ma al centro della scenografia, e me ne compiaccio!!!!
sciaoooooooooooo vir




ma bravo il mio criticone [SM=g27824]
pignolo [SM=g27820]
ecco, è così che mi garbi [SM=x142897]

ora però ho bisogno di consigli [SM=x142858]

cosa ci metto al posto di "scompiglia"?

Pensa che alla nostra amica Mary feci recitare un'intera poesia con "gli/glie", un vero divertimento sentirla dire gi-jj, fo-jje per gigli e foglie [SM=x142843]


ora tu pensa che qui non c'è il tagliatore di foglie e ci ho appioppato pure quelle [SM=g27827]

Forse potrei sostituire "scompiglia" con "scompone" o "disfa", gli altri sinonimi non mi vanno a genio


io però sono abilissima negli scioglilingua, il peggio è per te ma allenati ché dopo ti verrà facile alla pronuncia come buttare giù una caraffa di birra [SM=x142878]


Grazie per tutto il tuo compiacimento,
e ccciaaaaaaooo!!!



Gaspy.
00sabato 25 luglio 2015 00:17
Consigli a Lei che sa di latino?........

Mi piace anche la tua modestia. Leggo con avidità ciò che scrivi, che è poesia anche nei commenti. Se non fossi già innamorato, mi innamorerei!
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