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Sto sospeso ai bordi della luna.
Il mondo si apre come le tue grandi labbra.
Ah, se ricordo quelle dolci giornate a casa
che non apprezzavo quando le avevo
pomeriggi di sogni ad occhi aperti
che avevano la forma di canzoni
ore che volevano dire succhi di frutta
o partite di calcio inventate da solo con i pupazzi sopra i letti
e il sole nascosto dietro le tendine
e i gatti pigri sopra i cofani per scaldarsi dagli inverni
e Signore guardami adesso
con indosso lo stesso jeans da troppi giorni
che odora di masturbazione e sudore
e tempo tanto tempo e in mezzo solo bugie
quando avrei potuto semplicemente abbracciare
mia madre o mio padre
perché un giorno sarei stato più solo e triste
e tutto quello che posso fare ora
è disperarmi negli orrori del mattino
intanto che mi sento effimero e irreale
incapace di ogni parola
mentre la terra tutta gira veloce verso est
ed io semplicemente vado giù per la strada
con arcobaleni di ansie a lambire la mia anima
che nel frattempo il tramonto è un giullare arancione
e gioca con nastri di luce e nuvole di tristezza sdraiate sulle provinciali
e da lontano verso sud mucchi di tenebra
attendono indistinte città di raggi d'argento
piene di uomini dagli occhi stanchi che aspettano di deformarsi e decadere
con forse ancora nel cuore intatta la capacità d'amare
anche se non so cosa possa significare questa parola
e tu amore amore mio
tra le ombre lunghe e il respiro strozzato dalla carne
promettimi ogni genere di luce che ti porti dentro
e lasciami credere seppur un giorno
lasciami marcire nel tuo splendore.