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27/03/2011 18:48 | |
...scritto vecchio di un anno e di media lunghezza in uno stile che ho oramai ho abbandonato, ma Aprile è alle porte e ho pensato fosse carino postarlo...
Dialogo d'Aprile
I
Anima del grano,
quest'oggi l'ho sentita ancora,
ho sentito quella voce di vita
immensa in passione
e forza espressiva
capace di ammaliarmi per intero il cuore.
L'ho sentita sussurrare alle mie orecchie
e nascondersi nel vento
e negli alberi tutti. E negli alberi le formiche ci giocavano
e la portavano giù. Più giù delle radici,
la portavano al ventre molle della terra
e da lì si chetava nei campi di segale
e di granturco,
nei boschi e nelle bestie che lo abitano,
nei monti che sbattono la testa contro un soffitto azzurro
anch'esso pieno di questa voce.
E poi l'ho vista piovere nei fiumi,
nei laghi
e negli oceani infiniti.
E' stata a Praga, Roma, Parigi, Mosca
e chissà dove.
E poi è tornata in me, nel mio corpo quella voce.
Ed io, di nuovo, ho cantato la vita.
II
Vita!
Oh ancora una volta fatemi cantare questa parola!
Vita! Ancora! Ancora!
Vita! Vita! Vita!
Non solo la mia,
non solo quella della gente.
Ma quella del mondo, del cosmo
e della natura immortale che bacia ogni lembo del mio corpo,
e santifica e purifica tutto ciò che tocca
dall'angoscia del mio vivere.
Sento il Sole che arde,
ma non lo sento fuori.
Egli è dentro di me
e tutto il cosmo e il tempo
e gli atomi di materia
li sento nel mio cuore,
in questo cuore triste,
ferito,
eppur così felice di sentirsi parte del tutto.
Eppur così felice di sentire il tutto dentro di sé.
E amarlo
e odiarlo alla pazzia
questo cuore.
Egli ancora sente e vede
la fonte d'acqua
del mare burrascoso che c'è in noi.
Cuore! Oh cuor mio!
Batti!
Batti per il tempo che non ha età!
Batti per la vita che non ha fine!
Batti per la morte che non ha mai inizio!
Perché la morte non è che vita che le parole si divertono a nascondere.
III
Un petalo cade.
Il cuore trema
e di nuovo nei miei polmoni
sento l'ansante respiro della terra.
Fuori! Fuori!
Al mondo!
Non qua!
Non in me!
Vita, non morire qui dentro,
esci dal mio corpo!
Esci e brucia il cuore di quanti incontrerai!
Le mie ceneri felici rimarranno ancora un po' alla terra.
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| | | OFFLINE | | Post: 31.412 Post: 29.560 | Registrato il: 26/01/2003
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28/03/2011 11:54 | |
La poesia mi sembra toccare sensazioni profonde classiche della stagione che vede la natura rinata esplodere a piena vita ed il nostro cuore a seguirla.
Vorrei consigliare una rielaborazione formale della poesia in quanto sembra che il pensiero rare volte si trasformi in un canto poetico vero e proprio a casua spesso della lunghezza troppo variabile dei versi che bloccano qualsiasi ritmo si cerchi d'iniziare.
Un applauso.
Giancarlo
P.S. Se la poesia è unica, come pare, va bene così, altrimenti se sono tre, per regolamento dovresti separarla in tre discussioni.
- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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28/03/2011 12:43 | |
Il componimento di per sè è unico ma si articola in tre momenti non considerabili singolarmente, per questo l'ho pubblicata intera.
Per il resto il mio è stato un esperimento, ho tentato di venir meno a qualsiasi ritmo, metrica o classiche forme della scrittura poetica per poterlo realizzare nell'ottica più di un "dialogo" vitale con me stesso, quasi a voler imitare, sia nei lunghi respiri che uso che in quelli spezzati, una natura che più che armonia a me pareva un immenso e informe crogiuolo di emozioni.
All'epoca scrissi così perchè mi pareva il modo più autentico per esprimere quel che provavo e ora come ora, ad un anno di distanza e con un modo di scrivere e di pensare sostanzialmente diverso, mi è impossibile rimetter mano allo scritto senza stravolgerne il senso iniziale.
Preferisco mantenerla così anche se non aggrada neanche me xD
P.S. tanto per il gossip specifico che stavo passando il mio periodo "Whitman" e ho scritto queste parole mentre ascoltavo "Heroin" dei Velvet Underground xD
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| | | OFFLINE | | Post: 112 Post: 112 | Registrato il: 21/02/2011
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28/03/2011 20:51 | |
Il filo conduttore è percepibile, l'unità effettivamente c'è. Anch'io ti avrei consigliato una revisione formale, ma ho appunto letto che si tratta di uno scritto di tempo fa
Mi arrivano delle sensazioni, si sente il loro scorrere sotto l'impeto creativo.
Piaciuta! |
| | | OFFLINE | | Post: 31.424 Post: 29.572 | Registrato il: 26/01/2003
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29/03/2011 10:09 | |
" Per il resto il mio è stato un esperimento, ho tentato di venir meno a qualsiasi ritmo,"
Bene, allora trasferisco lo scritto in Fiori di Parola.
Ciao
Giancarlo - Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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