La vita spesso non segue il nostro desiderio,
ogni sogno, ogni castello costruito prima o poi crolla
e più d'un fiore vede appassir la sua corolla,
poichè la Fortuna pecca spesso d'adulterio.
Quante volte in frantumi mi sono ritrovato,
più di quante ne possa contare a dire il vero
e per questa mia costanza nell'umore nero,
posso dir che qualcosa sul soggetto ho imparato.
Non c'è parola a descrivere adeguata
lo sfinimento e l'angoscia che t'assale
se ogni via percorsa par sbagliata
e la vuota solitudine letale.
Ma anche dal veleno che ti soffoca il polmone
può nascer nuova linfa furibonda e rovente
-come una foresta dalle ceneri d'eruzione-
per lo spirito ingiuriato carburante.
Se la vita ti presenta un conto assai salato,
non allontanar da te il calice amaro,
affondaci le labbra e bevi, con la sete di un giaguaro
e con la stessa fame mangia il cavallo che t'ha disarcionato!
[Modificato da PastorErrante 18/09/2018 16:55]
"E quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: A che tante facelle?Che fa l'aria infinita e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono?" G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia