Al sud dell'Universo.

Quì al sud dell'Universo la mia gente piange
e sono lacrime di sangue come la statua di tua moglie.
Quà la terza guerra è cominciata a colpi d'unghia e denti stretti,
alla conquista d'un piatto di pasta.

Ma nonostante le tavole imbandite di piatti e di posate
che non saranno mai lavate, tu hai ancora il tuo bel gregge,
che ti segue in ogni dove, ti stima e ti protegge;
chi aspettando quel pugno di manna avverte soltanto la pioggia.

E dato che oramai siamo nel tremila, io comincio a chiedermi;
Cosa ti frena? Dove sei, con chi stai, cosa fai stasera?
Sarà tuo figlio con la barba e i capelloni che ti crea preoccupazioni,
oltre che alle mani, controlla se c'ha buchi anche sulle braccia.

Quì al sud dell'Universo dicono che siamo sulla terraferma
ma le gambe tremano, le gole si seccano e le vite vanno via di fretta.
Mentre gli inutili discepoli di qualunque pelle, per qualsiasi faccia che tu abbia,
si spingono, si insultano, si sparano e si scoppiano in mezzo alla folla.

Allora; cosa ti frena? Dove sei, con chi stai, cosa fai stasera?
Ti ho detto e ti ripeto, siamo nel tremila; aggiungimi, commentami,
manda un messaggino, uno squillo e ti richiamo, un fulmine a ciel sereno,
butta giù in un colpo i palazzi dei potenti, metti in piedi Lazzaro che domani si lavora

Al sud dell'Universo il clima ormai è diverso, non esiste più bianco contro nero,
non è più uno sport con le casacche a strisce, non è nemmeno una guerra di classe
ormai è tutti contro tutti, questa è la terza guerra per un piatto di pasta;
e mentre loro si spingono, insultano, sparano e infine si scoppiano in mezzo alla folla

Per la prima volta io, ti prego! Rispondi a questo testo;
con la penna, con lampo o con un tuono, un piccione viaggiatore, una melodia o un
bel suono, compari nei miei sogni, rifletti nel mio specchio oppure se ti va sussurra
nel mio orecchio.
Parla, per l'amor di Dio, confessa!

Cosa ti frena? Dove sei, con chi stai, cosa fai stasera?