non lo so più

Vorrei vivere nel paese dove non esistono gli specchi
e nessuno può notare i riflessi dei propri volti,

in un posto dove non esistono microfoni
ed ognuno bisbigliando al compagno più vicino
può narrare le sue storie e le sventure.

In un luogo così triste dove non esistono le altezze
dove non ci sono gamba corta o passo lungo.

Vorrei vivere in un mondo pieno d'ordine,
in un luogo triste e squallido
più diverso possibile dal Paese dei Balocchi;

dove io ho sempre creduto di vivere
e mi son sempre impegnato a sconvolgere.

Ma oramai sono vecchio e non riesco,
non trovo mai le parole per la situazione
ma la notte nel letto...

Inquieto di spirito, tremante nell'animo,
mi muovo, lo disfo e non mi do pace.

E con questo balletto infinito che ho già contato,
ventinove inverni, autunni, estati e primavere, come si suol dire;
ma non lo so più, quanti passi di danza i miei piedi potranno ancora eseguire.