scappa un lamento
all’uscio spinto dal vento
non ci sono più parole
in bocca al silenzio
resto così sulla soglia
del tempo indietro
che spinge
ma avanti ho paura
d’attraversare stanze vuote
allora chiudo la casa
scappando dai ricordi
e accendo musica a bordo
per compagnia
sono solo adesso
che sto guidando fari alti per strada
contro il buio fitto dentro
le curve sono donna
che m’attraggono accelerando
le prendo confuso
ora frenando al tuo segnale
è notte che affila dure lame
nei fari a trafiggere ombre
mentre fumo dubbi
e l’aria dal finestrino
accarezza
mi guardo al retrovisore
evaso dal passato
tormento di ieri
e poi domani che farò
senza te
chiedo all’angolo
puerlongaevus