E spesso noi ci troviamo a fuggire
da case, città, nazioni, da errori,
inadeguati alla vita e al luogo.
Cerchiamo casa nei posti più strani,
in luoghi distanti, su monti e colline,
perfino in cielo, a volte, nei sogni,
ma ci ritroviamo soli e sperduti
in storie che passano e vanno via
lasciandoci dentro il sapore del nulla.
Perché?
Forse a fuggire sono i pensieri,
ma voglio ascoltare soltanto il mio cuore.
In questo posto che chiamano terra
seguirò i passi del sole d'oriente
fino a trovare il mio posticino
sulla linea dell'orizzonte
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Ehi, sixty80, non è detto che il remake che ne ho fatto sia quello ideale: potrà essere in un altro modo, ma ritengo abbia bisogno di rivederla, per renderla più poetica, più armoniosa, scorrevole e musicale, oltre ad aver bisogno di correzione di errori d'ortografia (accenti, puntini sospensivi che come saprai sono tre, non due, spazi dopo le virgole)...
Ad ogni modo non c'è bisogno di quei puntini sospensivi che, almeno a me, risultano inutilmente enfatici... il lettore si sofferma e immagina ugualmente con le proprie pause.
Spero mi perdonerai nel caso abbia interpretato male il tuo pensiero di fondo, ma io ne ho colto questi significati. Seguire la mente dimenticandosi il cuore non porta da nessuna parte, la casa da abitare è l'essenza del cuore.
Ciao.