Triangolo Rosa
Perso tra i sassi d’odio d’un deserto
dove non crescerà mai la ginestra,
confuso tra la casta nudità,
libero ormai dall’onta del sigillo,
nel brulichio di mani e pianti chiuso
mentre vagheggio che Morte mi lavi,
scovare, nella selva lacrimosa,
quegli occhi neri che mi amano ancora,
faglia la mia granitica acquiescenza:
viltà m’assale e piango e mi dispero.
Giuseppe