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Fragile mi sento

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2015 23:04
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06/03/2015 16:19
 
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Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
E di mille uomini a me doni il vigore;
Al fianco tuo m'avverto quasi invincibile
Ma se ti guardo dritto son senz'armi, inabile.

Guidami per le secrete della mia esistenza
Salvami dai mali e dalle altrui sentenze;
Io m'abbandono a te, fai quel che credi
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi.

Mi fiderò di te senza riserva alcuna
ben conscio d'essere marea e tu Luna.

Son bimbo in braccio alle tue grandi mani
lasciandomi cadere, Io non avrò domani.
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06/03/2015 19:46
 
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strana struttura, con l'apparenza del sonetto, dodecasillabi e tredecasillabi collegati da rime, assonanze e dissonanze, ci vorrebbero tre versi nelle seconde due strofe, collegati metricamente, e non due

per me in/abile fa rima con am/abile, e invinc/ibile con vis/ibile, sempre sulla terz'ultima vocale secondo la regola delle parole sdrucciole

cioè, mea opinio, se vuoi scrivere in versi metrici segui le regole
altrimenti inventa qualcosa di tuo, che provi davvero a essere innovativo
altrimenti scrivi in versi sciolti, che va benissimo, basta la musicalità e il contenuto
mea opinio naturalmente, che vale men che nulla, altrimenti come non detto

comunque, interessante [SM=g27829]
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06/03/2015 20:44
 
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Ahahah lo so lo so viola, comprensibile la tua perplessità. [SM=g27828]
Conosco discretamente le regole metriche, la struttura della poesia, le parole piane/tronche/sdrucciole, assonanze, rime, i vari tipi di verso, etc... Ma pur dando l'impressione di voler seguire/perseguire, sommariamente, queste norme unitamente alla ricerca di una struttura classica, quest'ultima è, invece, per lo più randomica e variabile. Ammetto che in alcune occasioni, tipo questa, cerco di dare un tocco di vago ordine canonico o "finto vintage" (LOL) riuscendoci talvolta di più, talvolta meno. :P

In poche parole, le regole arcaiche si possono violare pur conservando concetti ed intenti ad essa affini (imo, obv).

Ad ogni modo, su richiesta esplicita posso anche valutare l'ipotesi di dedicare più tempo ai miei componimenti improvvisati ed "all'impronta" rivedendoli e rendendoli, ad esempio, sonetti (o quasi) et similia. Provando, quindi, ad "offenderti" in minor misura ihihi. [SM=x142838]
P.S. perdonami la r*******a consapevole... No, invincibile/inabile non è una vera rima, ma non potevo usare altro termine nel quarto verso, nessuno era più adatto. Magari cambio il primo in "invulnerabile", pure se mi piace meno.
[Modificato da debona 07/03/2015 04:10]
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06/03/2015 20:51
 
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non mi hai offeso per niente, lol
io sono anarchica per definizione, amo il metro libero e me ne invento anche

adoro il tuo "finto-vintage" e soprattutto la definizione e anche, perché no, l'impromptu
semplicemente mi suona strano quest'effetto a metà
io cerco di andare oltre, come te a volte riuscendoci e a volte no
che dire, buona ricerca
[SM=x142816]
[SM=x142815]



PS
nahh non modificare, preferisco la dissonanza :P
[Modificato da Violadaprile 06/03/2015 21:01]
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12/03/2015 16:31
 
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Una fragilità ben descritta .
Sulla parte tecnica sorvolo , non ho ancora discreta competenza .
l'importante che arrivi l'emozione .
Complimenti .


...

Simone Corrieri
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12/03/2015 20:49
 
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NicolaPagano:

Ahahah lo so lo so viola, comprensibile la tua perplessità. [SM=g27828]
Conosco discretamente le regole metriche, la struttura della poesia, le parole piane/tronche/sdrucciole, assonanze, rime, i vari tipi di verso, etc... Ma pur dando l'impressione di voler seguire/perseguire, sommariamente, queste norme unitamente alla ricerca di una struttura classica, quest'ultima è, invece, per lo più randomica e variabile. Ammetto che in alcune occasioni, tipo questa, cerco di dare un tocco di vago ordine canonico o "finto vintage" (LOL) riuscendoci talvolta di più, talvolta meno. :P

In poche parole, le regole arcaiche si possono violare pur conservando concetti ed intenti ad essa affini.......



Sì, ma per sortire un effetto più unico che raro, oppure semplicemente perché lo schema metrico e la struttura classica canonica costano sangue e sudore? [SM=x142813] [SM=g27828]

Ad ogni modo io metterei "inattaccabile" al posto di "invincibile", e poi che ne dici di "salvami dal male dell'indifferenza" (che è ciò che più teme l'amore)?
Inoltre, visto che non è un sonetto, perché non unire i due distici in un'unica strofa?


Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
Di mille uomini a me doni il vigore;
Stando al tuo fianco m'avverto inattaccabile
Ma se ti guardo, io son senz'armi, inabile.

Guidami per le aspre vie dell'esistenza
Salvami dal male dell'indifferenza;
Io m'abbandono a te, fai quel che credi
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi.

Confido in te senza riserva alcuna
ben conscio d'essere marea e tu Luna.
Son bimbo in braccio alle tue grandi mani
ma se cadessi, non avrei un domani.



Non dico che così sia perfetta (anzi [SM=g27822] ) ed ovviamente solo tu puoi adattarla ai tuoi precisi significati; io ho solo cercato di uniformare la lunghezza dei primi sei versi (ognuno di 12 sillabe) e degli ultimi sei (di undici sillabe) visto che mi è sembrata questa la tendenza dominante [SM=g27817]

Detto questo, a che pro il legaccio delle rime piuttosto che il verso sciolto, visto che si avverte una certa "costrizione"? [SM=x142849] [SM=g27827]



[Modificato da Rosy.S 12/03/2015 20:55]
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13/03/2015 17:17
 
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Re:
Donne, voi chiedete... ed io vi accontento! [SM=x142839]
Nonostante mi dolga battere i tasti a causa delle fresche bacchettate datemi sulle mani, nell'ordine, da maestra Viola e maestra Rosy :P (povero me [SM=x142850] ahaha), entrambe nella ragione, ho deciso di dedicare minuti extra per dare maggiore ordine e musicalità a questo componimento (cosa che dovrei fare sempre!) [SM=x142869]

Rosy.S, 12/03/2015 20:49:

Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
Di mille uomini a me doni il vigore;
Stando al tuo fianco m'avverto inattaccabile
Ma se ti guardo, io son senz'armi, inabile.

Guidami per le aspre vie dell'esistenza
Salvami dal male dell'indifferenza;
Io m'abbandono a te, fai quel che credi
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi.

Confido in te senza riserva alcuna
ben conscio d'essere marea e tu Luna.
Son bimbo in braccio alle tue grandi mani
ma se cadessi, non avrei un domani.




Prendendo spunto da questa tua bella versione, ecco la mia personale revisione, che conserva tutti i significati originali:


Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
E di mille uomini a me doni il vigore;
Al fianco tuo m'avverto invulnerabile
Ma se ti guardo son senz'armi, inabile.

Guidami per le segrete esistenziali
Salvami da (altrui) sentenze e mali;
Io m'abbandono a te, fai quel che credi
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi.

Confido in te senza riserva alcuna
ben conscio d'essere marea e tu Luna.
Son bimbo in braccio alle tue grandi mani
se mi lasciassi, Io non avrei un domani.



Dovrebbero essere dodecasillabi (1-4) ed endecasillabi (v. 5-12), fatta eccezione per uno che si è ribellato [SM=x142856] prrrr.

Rosy.S:

Detto questo, a che pro il legaccio delle rime piuttosto che il verso sciolto, visto che si avverte una certa "costrizione"? [SM=x142849] [SM=g27827]



Perché dici "costrizione"? :-) E' solo che a volte, non sempre, mi viene più naturale scrivere in rima, venendo quasi confortato da essa.

Allora? Che ne pensate dell'operato del vostro alunno negligente? Scherzo eeeh [SM=x142843]


simonecorrieri:

Una fragilità ben descritta .
Sulla parte tecnica sorvolo , non ho ancora discreta competenza .
l'importante che arrivi l'emozione .
Complimenti .


Grazie Simone, sempre piacevolissimo sapere di aver emozionato qualcuno, riuscendo nell'intento comunicativo. La cosa, in fondo, più bella ed importante. [SM=x142846]
[Modificato da NicolaPagano 13/03/2015 17:25]
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13/03/2015 20:49
 
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A me sembra una buona idea quella di unire l'ultima strofa.
E devo dire che come l'hai messa non è affatto male (non sto a contare le sillabe, mi fido di te)
[SM=g27828]

e per il resto non ti preoccupare, abbiamo tutti fatto piccoli passi per volta
[SM=g27818]
[SM=x142816]
[Modificato da Violadaprile 13/03/2015 20:50]
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13/03/2015 21:03
 
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NicolaPagano:

Donne, voi chiedete... ed io vi accontento! [SM=x142839]
Nonostante mi dolga battere i tasti a causa delle fresche bacchettate datemi sulle mani, nell'ordine, da maestra Viola e maestra Rosy :P (povero me [SM=x142850] ahaha), entrambe nella ragione, ho deciso di dedicare minuti extra per dare maggiore ordine e musicalità a questo componimento

Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
E di mille uomini a me doni il vigore;
Al fianco tuo m'avverto invulnerabile
Ma se ti guardo son senz'armi, inabile.

.................



Dovrebbero essere dodecasillabi (1-4) ed endecasillabi (v. 5-12), fatta eccezione per uno che si è ribellato [SM=x142856] prrrr.

Allora? Che ne pensate dell'operato del vostro alunno negligente? Scherzo eeeh [SM=x142843]



Ahi ahi, simpaticissimo ragazzo, [SM=g27823] qui la faccenda si complica [SM=x142888]
Giuro che ho buttato via la bacchetta (magica), giusto perché con quel condizionale ti salvi in estremis [SM=x142860] , però però... mi sa che dobbiamo fare un ripassino [SM=x142903]
Innanzitutto, il dodecasillabo è un verso composto di 12 sillabe metriche, detto anche senario doppio o accoppiato, perché formato di due senari, di cui sempre piano il 1°, dopo il quale cade la cesura. Nella metrica tradizionale quindi gli accenti ritmici cadono sulla seconda sillaba, sulla quinta, sull'ottava e sull'unicesima. In questo modo vi è una simmetria ritmica quasi "cantabile", però valenti poeti hanno usato il dodecasillabo accoppiando versi di altro metro. Una cosa però è al di sopra di ogni sospetto [SM=x142840]: l'ultimo accento deve cadere sempre sull'undicesima sillaba metrica, e quindi se abbiamo alla fine una parola sdrucciola, si conteggia solo la prima sillaba dopo quella accentata.
Ora, posizione di accenti a parte, nel conteggio delle sillabe metriche mi risulta che

Fragile mi sento al tuo cospetto, amore ----sono 12 sillabe
E di mille uomini a me doni il vigore; ----------sono 13 sillabe
Al fianco tuo m'avverto invulnerabile --------- è un perfetto... endecasillabo sdrucciolo (abbiamo detto che si conta solo una delle due sillabe sdrucciole)
Ma se ti guardo son senz'armi, inabile. -------- idem: è un perfetto... endecasillabo sdrucciolo


Potrei, al limite, farti passare per buono il secondo verso se mi dici che hai considerato di applicare la sinalefe interversale regressiva (o anasinalefe): in questo caso la "E" eccedente all'inizio del secondo verso viene assorbita dall'ultima vocale del primo verso, e si leggerebbe così:

Fragile mi sento al tuo cospetto, amore_e ------- = 12 sillabe metriche
di mille uomini a me doni il vigore ------------------ = 12 sillabe metriche.

Però il terzo e quarto verso sono, come ho detto, endecasillabi e non dodecasillabi.


Dopo vedremo il resto [SM=x142826]








[Modificato da Rosy.S 13/03/2015 21:06]
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14/03/2015 09:12
 
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Si continua?
Allora, tu dici che i versi 5-12 (cioè delle ultime due strofe della nuova versione) dovrebbero essere endecasillabi , fatta eccezione per uno che si è ribellato. Vediamo


Guidami per le segrete esistenziali --- 12 sillabe
Salvami da (altrui) sentenze e mali; --- 10 sillabe
Io m'abbandono a te, fai quel che credi --- 11 sillabe
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi. --- 11 sillabe con la sinalefe, anche se "e ciò ch'entro_esso" lo leggo con un po' di difficoltà, mi sarebbe più facile leggere "e ciò che_in esso" ma lasciamo correre.

Confido in te senza riserva alcuna ------ 11 sillabe
ben conscio d'essere marea e tu Luna. ----- 11 sillabe
Son bimbo in braccio alle tue grandi mani --- 11 sillabe
se mi lasciassi, Io non avrei un domani. ----- quell'Io lo eliminerei perché forza la lettura dell'endecasillabo costringendo a scandire la-scias-sio, meglio se mi lasciassi, non avrei un domani, a mio parere.

Che ne dici?

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15/03/2015 20:59
 
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Questo gioco di ruolo sta prendendo pieghe intriganti. [SM=x142839]
scherzi a parte, mi fa davvero piacere che tu abbia dedicato del tempo per contare le sillabe, Rosy (prof vera, giusto?). Molto gentile da parte tua, mi hai fatto sentire importante. [SM=x142852]
Io, comunque sia, ci tengo a precisare che non ho mai studiato per bene il tutto e mi rimangono solo vaghe e generiche riminiscenze risalenti a 10 anni fa, circa. Dovrei dare una seria rispolverata, dedicando non poca attenzione. :-)

Posso rettificare dicendo che, questa mia, è composta da dodecasillabi (1, 2, 5) ed endecasillabi, "fatta eccezione per uno che si è ribellato"... Esibendomi, quindi, in una superba performance di 'arrampicata libera su specchi insaponati'; questo si che è uno sport estremo in cui potrei eccellere! [SM=x142911]

Per il resto nell'ultima versione, che ho conservato per me, ho cambiato "ch'entro esso" in un più scorrevole "che in esso", come da te suggerito.

Detto ciò, se non ti dispiace, potremmo continuare il discorso sulla metrica, tramite messaggi privati. In caso di tua disponibilità, ti contatto io per le suddette ripetizioni. [SM=g27828]

[SM=x142851]
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19/03/2015 21:54
 
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NicolaPagano:

Questo gioco di ruolo sta prendendo pieghe intriganti. [SM=x142839]
scherzi a parte, mi fa davvero piacere che tu abbia dedicato del tempo per contare le sillabe, Rosy (prof vera, giusto?).
[SM=x142851]



ehmmm... compagna di scuola [SM=g27835]





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19/03/2015 22:40
 
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Re:
NicolaPagano, 3/6/2015 4:19 PM:

Fragile mi sento al tuo cospetto, amore
E di mille uomini a me doni il vigore;
Al fianco tuo m'avverto quasi invincibile
Ma se ti guardo dritto son senz'armi, inabile.

Guidami per le secrete della mia esistenza
Salvami dai mali e dalle altrui sentenze;
Io m'abbandono a te, fai quel che credi
t'affido il corpo e ciò ch'entro esso vedi.

Mi fiderò di te senza riserva alcuna
ben conscio d'essere marea e tu Luna.

Son bimbo in braccio alle tue grandi mani
lasciandomi cadere, Io non avrò domani.




Dico la mia:
Un conto e' far notare i refusi o sbagli,
un'altro e' cambiare le poesie, che penso
non sia buono semplicemente perche' le
poesie sono personali, fatte da esseri
che usano le parole che emergono dalla
loro mente/anima nella maniera che si
sentono e quello che scrivono e' la
rappresentazione di quello che LORO provano,
pensano/sognano etc...
Una poesia rifatta per me non e' piu'
una poesia originale e non riflette
piu' il reale sentire dell'autore
che in questo caso mi sembra molto
piu' vero/efficace nella sua versione originale
che io personalmente apprezzo molto
di piu' ma non mi intendo di poesia e
dico quello che una persona comune sente/vede,
io vedo/sento che la versone originale
mi piace di piu' mentre quelle
cambiate per me perdono forza/valore ed
unicita'/originalita' che viene alterata
con modifiche esterne suggerite da altre
persone e diventa allora un'opera a
4 od otto mani a seconda di quanti la
alterano, ma io preferisco le opere
originali dove un solo autore esprime
a modo suo il suo sentire secondo quello
che il suo impulso interiore gli detta
che a volte, e' molto piu' potente della
metrica e della musicalita' che io
non trovo certo come percorso obbligatorio
per scrivere poesie e non mi piacciono molto gli
autori che seguono le mode ma preferisco quelli
che creano i loro stili personali.

PS: io mi fermo ad una sola interazione
perche' quello che dovevo dire sul testo
l'ho detto; ho espresso il mio parere e
passo ad altro senza allestire discussioni
che gonfiano a dismisura i post a scapito
di altri autori che magari non vengono
commentati o spariscono dalla home..Io commento
una volta, dico quello che penso/sento e poi
passo ad un'altro autore perche' trovo fastidioso
trovare sempre in prima fila post con
discussioni lunghissime che si avviano sotto
mentre altri non riportano nemmeno un commento.
Capisco che le discussioni sono interessanti
a volte, ma ogni volta che allunghiamo le
discussioni di un post letto, riletto e straletto,
in cui abbiamo gia' dato il nostro parere, togliamo
la visibilita' ad altri autori che magari desiderano
ricevere una qualche interazione con i lettori.

Sarebbe buono avere un sistema dove ogni autore
puo' dare la sua preferenza/parere/consiglio
solo entrando una volta nelle opere degli autori
e continuare le varie discussioni in altro luogo
lasciando la home solo per le poesie e per i
vari gradimenti o critiche ed avviare discussioni
su sezioni apposite, ma e' solo un suggerimento
e si puo' fare come meglio opportuno...

Se due o tre utenti/amici decidono di palleggiare per
intere settimane su uno stesso post, non
pensate che sia maleducato verso chi
scrive nuove opere e magari se le vede sparire
in fretta perche' si portano a galla le vecchie
commentate sempre dagli stessi autori che le
usano per avviare discussioni ed aumentare in
modo sproporzionato le letture senza far capire
quanti reali lettori ci sono stati?

Se ogni utente interagisce con la sua critica
una sola volta, penso che ci sarebbe molto piu'
ordine e sintonia per tutti.

Dobbiamo alla fine dire solo se ci e' piaciuta
o meno, cosa abbiamo capito, cosa non abbiamo
capito, cosa ci ha fatto sentire etc..una
volta che l'autore ci ha risposto, basta,
si passa ad altro e se ci sono necessita' di
rettifiche si passa al laboratorio chiedendo
privatamente aiuto/supporto, ma non so se
qui c'e' un laboratorio poetico...

Insomma, sono solo consigli per creare piu'
armonia con tutti e dare a tutti la stessa
visibilita' senza dover far guerre per le
prime file cosa che non penso succede anche
qui, ma per scoraggiarle in partenza ed indurre
chi commenta a commentare anche altri autori
dopo aver fatto la sua critica. Sappiamo tutti
che molti autori trovano molto fastidioso avere una
sorta di officina che si sviluppa sotto i loro testi, ma
renderla disponibile su richiesta qualora un utente fosse
interessato alle rettifiche delle sue poesie dopo che
gli sono stati suggeriti ipotetici cambiamenti.



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19/03/2015 23:04
 
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sp3ranza:


Dico la mia:
Un conto e' far notare i refusi o sbagli,
un'altro e' cambiare le poesie,



Cara Nadia, nessuno si diverte a cambiare le poesie gratuitamente, e nessuno va a cambiare la poesia originale sul file dell'Autore; ma quando un autore scrive secondo uno schema e lo schema risulta sballato, si rende utile, se non indispensabile, accostare alla critica un'alternativa, che a te o a lui può piacere o meno, ma che serve come schema alternativo di più corretta metrica.
La versione congeniale se la farà certamente l'Autore, ma almeno si sarà reso conto di dove aveva sbagliato.

sp3ranza:


PS: io mi fermo ad una sola interazione
perche' quello che dovevo dire sul testo
l'ho detto; ho espresso il mio parere e
passo ad altro senza allestire discussioni
che gonfiano a dismisura i post a scapito
di altri autori che magari non vengono
commentati o spariscono dalla home..


Io penso che una sana discussione sia ben altro che palleggiare e non mi sembra che stiamo facendo "palleggio", se tu vuoi commentare altre poesie che non sono state commentate sei libera di farlo, io vado a ripescare le poesie anche in seconda pagina se non ho avuto occasione di leggerle prima, ma non credo che si possa regolamentare di commentare ogni poesia o tutte le poesie: personalmente amo soffermarmi su alcune per i più svariati motivi, mentre altre non mi attirano oppure non so cosa dire, e penso che il discorso si possa estendere anche agli altri.
L'oggetto artistico è come qualsiasi altro oggetto: se mi piace lo stile di un negozio, entro in quello, e non nell'altro accanto, mi sembra normale...








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