rock and roll and radio

Metti un bambino e le ore,
grandi come una montagna,
lunghe come una strada sconosciuta;
mettilo tra quattro mura
e ad una finestra,
in attesa che sia subito sera
e qualcuno venga sorridergli;
metti il bambino ed il silenzio,
cosi' denso da tagliarlo a fette,
da rompere con una vecchia radio,
li' solitaria, quasi abbandonata,
e ascoltare rock and roll
per non sentirsi piu' soli

infantile

Ovvio, al di la' dell'ironia, trattandosi della solitudine di un bambino, no?

In fondo siamo tutti un po' bambini in attesa di qualcosa e non sappiamo bene di preciso cosa ci aspetterà. Di fronte a noi il silenzio, pregno di significato. La trovo bellissima per il messaggio che contiene.
Piaciutissima



Laura.

E' il tipo di poesia che piace a me, così apparentemente ingenua, quasi volesse rappresentare il linguaggio e il sentire del bambino, congruamente al tema del sentimento d'abbandono, del vuoto da riempire ...che l'adulto_bambino colma con la musica rock...il bimbo invece? forse col pianto , i bambini hanno questa valvola di sfogo, non essendosi ancora promossi all'assurda vergogna delle lacrime..
La trovo una bellissima poesia.
ciao