Un caldo, umido soffio,
ti scompiglia la testa.
Rossa, come l’acero dormiente.
Il tuo sguardo, triste e scuro
come castagna matura.
Un volto scavato
dove una gelida lacrima,
emana sentori muschiati.
Raffiche di maestrale,
ti sospingono via
e tu sparisci,
in una nebbia solida.
Mani pietose, lastricano
la tua strada
di petali di crisantemo.
La tua anima avanza nell’Eternità
rischiarata da mille fiammelle
che ardono perpetue.
Sparendo in una nuvola grigia,
non t’accorgi
della musica festante
che avanza nella neve.
[Modificato da kamo58 21/11/2008 16:55]