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Consigli per chi scrive da poco e vuole migliorarsi

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2015 17:30
19/03/2008 19:17
 
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Questo post ha quasi 2 anni, e devo dire che all'epoca mi sembrava sacrosanto mettere alcuni paletti a certi diluvi espressivi che si ritrovano nella poesia da web, che io definirei una categoria a sé, così come ho sentito da alcuni giudici di grossi concorsi che esiste la tipologia di "poesia da concorso", che deve avere determinate caratteristiche (spesso contradditorie con quelle della poesia dei grandi) per vincere, altrimenti non viene nemmeno presa in considerazione. Ora, io del post iniziale avrei parecchi dubbi per quanto riguarda sul limite dei versi (30-40 sono già troppi, a volte in 20 versi si dice già molto), e forse ritoccherei il paragrafo sottotitolato "il pericolo del romanticismo", poiché mi è capitato di trovare poesie talmente descrittive che mi sfugge il perché non siano state scritte come pagine di diario... il resto lo trovo ancora buono, anche se il tono talvolta è troppo sentenzioso e può dar fastidio. Per quanto riguarda le "regole" che ho messo insieme, valgono solamente per chi è alle primissime armi, chi ha un paio d'anni di esperienza nello scrivere può farne volentieri a meno... io stesso ne violo almeno 2-3 a scritto, dopo averle comprese ed interiorizzate, così che ogni volta che le eludo so' il perché lo faccio e quale effetto voglio ottenere.
Per quanto riguarda il rapporto che intercorre fra contenuto e forma, l'unica immagine adeguata che ho trovato è il rapporto fra scheletro ed epidermide: se il contenuto è lo scheletro che sorregge lo scritto, la pelle veste e dà i contorni alla poesia... a me ad esempio un buon contenuto rivestito dalla forma dantesca da l'idea di un ottantenne che mi invita ad accarezzarle la pelle, cosa che come immaginirete non mi lascia una buona sensazione. Personalmente io credo possa dichiararsi poesia anche quella basata unicamente su sperimentazioni formali di vario tipo, poiché ogni sperimentazione formale (se riesce) è un allargamento delle possibilità espressive della lingua -personale e collettiva- quindi io incoraggio sempre chi tenta di misurarsi con nuove forme, anche se magari inizialmente non incontra un buon riscontro di complimenti.

In ultimo a Rosy dico che qui su fiori c'è un ampia comprensione per ogni stile e approccio alla poesia, per cui anche una poesia istintiva trova il suo pubblico che la comprende e l'apprezza; personalmente, come si sarà intuito, io non mi sento parte di questo pubblico e solitamente richiedo all'autore un certo impegno di ricerca linguistica e formale, poiché lo richiedo prima di tutto a me stesso, ma questa è la mia opinione personale, che non è quella del forum e dei suoi gestori. Mi limito di quando in quando a dare qualche consiglio se vedo uno scritto in cui la forma impedisce al contenuto di manifestarsi nella sua pienezza, se l'autore non gradisce basta che me lo scriva e io eviterò ulteriori commenti in tal senso. ave [SM=g27811]
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