Dunque naufrago qui dove i pini
sono una folla di giganti muti
e gli orizzonti aridi destini.
Mio Dio, perché non mi aiuti
e lasci che il dolore sbrani la vita?
Piango, ma senza lacrime. T’invoco,
ma non rispondi. Se è finita,
perché non spegni l’ultimo fuoco?
Così mi aggiro qui dove le rupi
tagliano il cielo. Tra le frane
e i detriti il vento, in soffi cupi,
ripete le mie preghiere vane.
Dunque naufrago qui dove i declivi
si tingono ora di grigio e malva.
Muoiono gli istanti un tempo vivi.
Dio, perché, perché nessuno mi salva?
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