Macchie di sole su sassi lucenti
Vestiti di bruno, caldo fogliame
Che crepita e fruscia scosso dal vento
E da minuscole zampe esitanti
Oscuri tronchi si schierano saldi
Guardie del passo e dei giovin virgulti,
Fronde luminose protese al cielo,
Sospirano afflitti da vecchi tormenti
Io solo in questa caotica quiete
Della vita che incessabile avanza
Riconosco i recessi dell'anima mia
Vitree spirali di fumo azzurrino,
In sottofondo un profumo lontano,
Al tuo ricordo sto bruciando per te
"E quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: A che tante facelle?Che fa l'aria infinita e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono?" G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia