Erano prati, orizzonti, tralci
di stelle e lievi lontananze
donde veniva l’odore di sfalci.
Erano le corolle delle speranze
baciate dalle brezze dei sogni…
Svanivano gli spazi nell’immenso,
liquido era il silenzio fra i cotogni…
Oggi niente resta e niente ha senso.
Oggi che il cielo crolla sulla vita,
ogni sguardo, ogni volto è una ferita.
avalon - http://zret.blogspot.com/