| | | OFFLINE | | | Post: 10 Post: 10 | Registrato il: 13/03/2016
| Sesso: Maschile | |
|
10/04/2016 18:15 | |
La città smorza i toni,
racconta sottovoce
il declino del giorno.
Sussurri dai marciapiedi
e sul davanzale
un brusio di ombre.
Sopra un foglio piegato
scarabocchi confusi,
appunti di pensieri.
Parole su parole,
l' alone di una lacrima
sulla carta e l' inchiostro.
I poeti non solo
lavorano di notte.
Se soli,
anche di domenica. |
|
| | OFFLINE | | | Post: 159 Post: 159 | Registrato il: 13/07/2006
| Sesso: Maschile | |
|
10/04/2016 23:04 | |
La tristezza e la solitudine ti hanno portato a scrivere questi bellissimi versi.
Molto bello il tuo stile, sempre semplice ed efficace.
|
| | | OFFLINE | | Post: 12.686 Post: 12.378 | Registrato il: 14/11/2003
| Sesso: Femminile | |
|
14/04/2016 00:36 | |
Sei riuscito a dare perfettamente l'idea della solitudine attraverso poche strofe e parole essenziali. Il poeta soffre, ma riesce a condividere la sua tristezza con gli altri e questo e' terapeutico per chi scrive e chi legge. Giovanna |
| | | OFFLINE | | | Post: 2.051 Post: 1.910 | Registrato il: 10/09/2010
| Sesso: Maschile | |
|
14/04/2016 18:58 | |
DarioMenicucci, 10/04/2016 18.15:
I poeti non solo
lavorano di notte.
Se soli,
anche di domenica.
La silente e riflessiva solitudine è il contesto più adatto per la scrittura creativa.
Per non sentirsi solo - a parer mio - un poeta dovrebbe tenere conto che il far versi è soprattutto un'arte relazionale.
E' capace di suscitare e suggerire emozioni ( tutte le possibili, non battere solo sul tasto della tristezza) rivolgendosi a interlocutori che spera condividano i suoi vissuti. Sentendosi per questo meno isolato.
|
| | | OFFLINE | | | Post: 671 Post: 671 | Registrato il: 15/05/2010
| Sesso: Maschile | |
|
14/04/2016 23:30 | |
Bella poesia, complimenti.
Ad ogni modo mi pare di poter dire che la solitudine sia una condizione anche positiva, su questo argomento c'è un ottimo libro dello psichiatra emerito Eugenio Borgna con un gran numero di esempi letterari.
Ciao.
|
|