Il cielo
ha gettato le nuvole
sui campi e sulle strade
le sue mani nere e grigie
intorno alle montagne.
La pioggia
urla disperata sulle pozze
oramai fiumi e laghi
di polvere impastata
e fango sudicio e denso.
Il rumore
assordante del temporale
entra prepotente nelle case
irrompe dalle finestre chiuse
rimbomba nelle stanze.
Copre
il lento ticchettio dell'orologio
come se il tempo, pensieroso,
si fosse fermato un attimo
ad ascoltare la tempesta.
Poi il vento
finalmente si posa
e il grido si quieta in un vocio
di gocce che tornano a frusciare
dolci note di sublime malinconia.