NicolaPagano, 14/06/2015 03:58:
Evoluti al punto di sentire
quanto sia vana la vita!
O "biancuccell" che spensierato sembri,
scambiamo il tuo essere col mio?
Prendi il mio corpo ed io il tuo:
un giorno da uomo ed uno da uccello...
così dell'ali faremo un po' per uno.
che dirti?
non fosse altro per la simpatia che ho per gli uccelli la poesia mi è piaciuta.
poi, a ciascuno la sua natura? voler volare esprime il nostro desiderio di conoscere ma anche di trascendere i limiti della propria realtà. in questa tua sembra ci sia qualcosa in più ed è quell'incipit che preme sull'acceleratore della vanità della vita, tanto più sentita quanto più consci di essere creature evolute. E allora che fare?
assumere le sembianze di un uccello, come le streghe di un tempo per andare oltre i limiti della propria natura. invocare la sua capacità ha il significato di andare contro quella vanità, annullarla in uno scambio che è compiutezza di essere, sforzo estremo di ottenere qualcosa che è impossibile ottenere. ecco, la leggo così, in questa ottica di tensione verso qualcosa di ignoto che trascende la nostra esperienza, ahimè sempre presente in ciascuno di noi.
bella poesia.
ciao franco