Un notturno che si imposta come un'ode delicata alla notte, nonostante il frusciare delle foglie sia "tetro".
L'ultimo distico ha un andamento e una musicalità molto soave ed anche le apocopi, che di solito "sferzano" la musicalità, sembrano qui intendere un "sospirare tranquillo."
E' come se questa poesia fosse l'ultimo soffio del fiatone dopo una corsa in un prato, quando persino l'affaticamento diventa un piacere.
Complimenti!