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25/07/2013 09:03 | |
Grazie per il giudizio affrettato Giancarlo. Come al solito non sono stato capito. Io ho sempre vissuto un piccolo paesino e mi sento solo perché nessun mio coetaneo si interessa di poesia e filosofia o arte in generale. I mostri e gli abissi che vedo sono le grandiose e spaventose domande della filosofia: c'è qualcosa dopo la morte? Chi ci ha messo qui a vivere questa vita? C'è un destino per ognuno di noi o siamo lasciati allo sbando? C'è un dio? perché non si mostra? Ma la società moderna e le persone che mi stanno attorno sembrano volontariamente o meno ignorare di queste domande. Avevo in mente di scrivere dei "pezzi" (perché non so come altro classificarli) su i parallelismi tra i mostri di Lovecraft e i problemi della società umana. Se mi conoscessi sapresti che soffro di grave mancanza di autostima ed è questo che mi fa scrivere poesie da quando ho 13 anni. Ti prego di rileggere il pezzo in questa chiave. |
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